“Commissione bloccata nonostante le tante emergenze. Serve un cambio di rotta”
“Spero che non succeda quanto accaduto già in passato – continua il pentastellato – ovvero che nel frattempo la maggioranza, pur di non ammettere davanti a tutti i pugliesi la qualità delle proposte del Movimento 5 Stelle, la scopiazzi e ne realizzi una simile unicamente allo scopo di guadagnarsi qualche titolo di giornale facendo tuttavia perdere alla Puglia e ai pugliesi altro tempo prezioso. Se i colleghi del centrosinistra condividono la nostra proposta siamo disposti ad accettare i loro suggerimenti e ad integrare ed emendare il testo in base alle indicazioni che arriveranno. Siamo sempre stati disponibili a collaborare nell’interesse generale ma non accetteremo una mancanza di rispetto così grave come quella di vedere, ancora una volta, un nostro lavoro firmato da altri. Ci auguriamo che il neopresidente si possa far garante anche al fine di consentire una serena e proficua prosecuzione dei lavori di Commissione”.
Trevisi ricorda poi come siano diversi i provvedimenti che attendono di essere discussi in Commissione, ad esempio la legge sulle emissioni odorigene o l’aggiornamento della pianificazione regionale sulla gestione e la chiusura del ciclo dei rifiuti.
“Il vecchio piano non ha funzionato – continua il pentastellato – e oggi molti Comuni sono in balia di chi vuole approfittare di questa mancanza di pianificazione e della continua emergenza per proporre nuovi impianti e ampliamenti di impianti esistenti che potrebbero arrecare danni sanitari e ambientali a coloro che vivono nelle immediate vicinanze. Oggi in Puglia la gestione dei rifiuti è in mano ai privati – aggiunge – che fanno il bello e il cattivo tempo, mentre noi vorremmo che fosse il pubblico ad individuare gli impianti necessari da ubicare nei posti meno impattanti e vorremmo che questi impianti si occupassero soprattutto del recupero della materia per creare una vera economia circolare che generi nuovi posti di lavoro rispettando l’ambiente”.
Tre le soluzioni proposte dal consigliere cinquestelle: far pagare di meno alle utenze che fanno la differenziata, pianificare la chiusura del ciclo puntando sul recupero della materie e aumentare i controlli per far pagare a chi inquina il territorio i costi di bonifiche e danni sanitari ambientali. “Nulla di tutto questo s’intravede però all’orizzonte – conclude Trevisi – basterebbe approvare la nostra proposta di legge per invertire la rotta e iniziare un percorso virtuoso”.
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