Camilla Patria è figlia d’arte, allieva prima del papà Sergio, poi di Enrico Dindo. Ed ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali, vincendo premi assoluti e classificandosi diverse volte ai primi posti. Nel 2013 si è anche esibita a Vienna con l’orchestra Camerata Vienna in qualità di solista, interpretando il Concerto in do maggiore di Haydn, mentre Concerto in re maggiore dello stesso Haydn l’ha eseguito con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Elena Ballario, a sua volta, è un’esperta camerista che vanta esibizioni in tutta Europa e una notevole attività compositiva sin dal Duemila.
Particolarmente intrigante il programma nel quale saranno impegnate. Composta tra il 1909 e il 1910, la Sonata op. 20 di Magnard, ultima opera da camera del compositore francese, venne eseguita per la prima volta nel 1911 e nella scrittura rivela una ricerca di sintesi e brevità da parte dell’autore in contrapposizione alla tradizionale forma ciclica, oltretutto con l’impiego di un uso sottile degli intervalli. Ad un primo movimento rapsodico, seguono una seconda sezione caratterizzata da un folclorismo stilizzato e un terzo movimento (legato al precedente senza soluzione di continuità) improntato a una certa eterogeneità di soluzioni, specchio della personalità del compositore, musicista rigoroso ma anche capace di contravvenire alle regole.
A seguire si ascolterà la seconda delle due Sonate per violoncello e pianoforte composte da Mendelssohn, debitore in questo frangente nei confronti di Beethoven, com’è evidente soprattutto nel primo movimento dell’op. 58. Si tratta di una pagina del 1843 scritta per il conte russo e violoncellista dilettante Mathieu Wielhorsky in cui, a una passione impetuosa, si alternano momenti più intimi e introspettivi, tra l’altro nell’articolazione in quattro movimenti, caso unico nel corpus sonatistico del compositore tedesco.
Al termine della serata è anche previsto, attraverso una composizione ad hoc di Massimo De Lillo, un omaggio inedito all’«Antigona» di Traetta, opera che il festival propone nel 250esimo anniversario della prima rappresentazione come appuntamento di chiusura il 3 luglio al termine di una programmazione comprendente oltre trenta appuntamenti. Il Traetta Opera Festival ha, infatti, previsto all’interno di ogni concerto la commissione ai musicisti coinvolti di un tributo originale al grande compositore bitontino.
La manifestazione proseguirà sabato 11 giugno (ore 20.30), nel chiostro San Pietro Nuovo, con un concerto dell’Orchestra di Fiati del Conservatorio Nino Rota di Monopoli impegnata nell’esecuzione di «The Planets» op. 32 di Gustav Holst e di una prima assoluta su commissione del festival, «Eclissi» di Caterina Santoro.
Tutti i dettagli del programma e le modalità di accesso ai concerti su www.traettafestival.it.
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