Targhe Tenco: il pugliese Buva in finale per l’opera prima

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Per la giuria è tra le migliori cinque opere prime dell’anno

BARI – QUARANTENA, il disco d’esordio del cantautore pugliese BUVA, è tra le cinque opere prime più belle dell’anno. A decretarlo è una giuria composta da oltre 300 giornalisti musicali che, con il loro voto, lo hanno portato nella cinquina finalista delle prestigiose Targhe Tenco, il maggiore riconoscimento italiano riservato alla canzone d’autore.

Classe 1987, di Cerignola (Foggia), Buva (al secolo Valerio Buchicchio) è al suo primo lavoro discografico ma ha importanti esperienze artistiche alle spalle: è tra gli autori del brano ”Ercole” di Ermal Meta (presente nel disco live ”Non abbiamo armi – il concerto”), nel 2017 ha vinto la Targa Giorgio Calabrese al Premio Bindi, riconoscimento che gli ha permesso di firmare un contratto in esclusiva editoriale come autore con Warner Chappell, e nel 2018 ha ottenuto la Menzione speciale nel contest ”Musica contro le mafie”.

Quando ha pensato al titolo del suo disco, BUVA non avrebbe mai immaginato che quella parola potesse fotografare l’esatta realtà dei giorni dell’uscita. Non è stato facile, infatti, presentare a fine febbraio, alle soglie del lockdown, un album che si intitolava proprio QUARANTENA. Ovviamente quel termine, nell’immaginario dell’artista, nulla aveva a che vedere con una reale situazione epidemica; la QUARANTENA di BUVA è filosofica e metaforica. Ha a che fare da un lato con uno stato benefico di isolamento artistico (“come quello di chi si immerge sott’acqua e rimane lì, distante da tutto il rumore che c’è in superficie”), dall’altro con i contenuti dell’album, evidentemente “influenzati” dagli ascolti di una vita che trovano incondizionatamente spazio e forma all’interno delle sue canzoni.

Essendo il mio primo disco – spiega il cantautore – ritenevo che questa dovesse essere l’occasione giusta per produrre un lavoro che fosse il più coerente possibile con quello che sono io adesso e con il mio background musicale“.

QUARANTENA contiene dieci canzoni che che si possono idealmente dividere in due gruppi: non amore e amore (per parafrasare Battisti e Mogol); denuncia sociale, ironia, sentimenti e riferimenti autobiografici trovano posto all’interno di brani che si dichiarano pop ma che si rifanno alla canzone d’autore. Testi che alternano metafore ricercate a parole di uso quotidiano, in un’altalena di suggestioni musicali che spaziano dai ritmi e i cori sudamericani al British Pop, dalla canzone leggera italiana a quella dei cantautori. Per l’autore, “Quarantena ha, volutamente, tutte le caratteristiche di un disco del passato, cavalca l’anacronismo (per citare il brano in esso presente), eppure parla dell’oggi al pubblico di oggi”.

L’album è uscito accompagnato dal videolyrics animato del brano LE FAREMO SAPERE (primo singolo estratto). La clip è opera di Roberto Biadi, già regista per artisti come Niccolò Fabi e Daniele Silvestri (IL VIDEO: https://youtu.be/ERnzxe251Bw).

Il disco, totalmente autoprodotto, si avvale della produzione artistica di Emanuele Brignola (unica eccezione è il brano Sud, prodotto da Maurizio Mariani) e della presenza di musicisti del calibro di Piero Monterisi, batterista di fama nazionale che collabora con Silvestri, Pfm, Gazzè e Barbarossa, e Jose Ramon Caraballo Armas, percussionista e trombettista cubano da anni al fianco di Daniele Silvestri.