Taranto, la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta al MArTA

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La direttrice, Stella Falzone: “Nella Settimana Maggiore tarantina il Museo Archeologico Nazionale di Taranto prosegue nell’impegno per la promozione e valorizzazione degli elementi identitari”

TARANTO – La domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto schiuderà le sue porte al pubblico di visitatori che vorranno passare una giornata di festa all’insegna della cultura e della scoperta.

Siamo nella settimana Maggiore tarantina – dice Stella Falzone, direttrice del MArTAe questo appuntamento con i Riti è l’occasione che riconnette, da sempre, la città alla propria storia, alla propria identità, ma è anche il momento dell’anno che richiama sul territorio turisti e visitatori provenienti da altri territori italiani e esteri. Il MArTA aperto nel giorno di Pasqua e nel tradizionale Lunedì dell’Angelo dedicato alle gite e alle esplorazioni è, dunque, la prosecuzione di questo impegno verso la promozione e valorizzazione degli elementi identitari di una città che ha voglia di riscatto, e a cui come neo direttrice voglio rivolgere il mio più sentito augurio di resurrezione.

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, in tal senso, proprio in queste settimane è un vero e proprio cantiere di nuova progettualità che servirà ad ampliare le collezioni di reperti in esposizione, ma anche a riprogrammare servizi e utilities per una sempre migliore fruizione di questo grande patrimonio culturale.

Anche nelle giornate festive, dunque, il Museo tarantino osserverà l’orario di apertura dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00) per consentire a visitatori e turisti di poter godere delle collezioni permanenti del MArTA e dell’approfondimento offerto al pubblico sulla prestigiosa Collezione Ricciardi.

Alle 10.30, 11.30, 16.30 e 17.30, di domenica e lunedì, nel costo del biglietto di ingresso, sarà possibile partecipare all’approfondimento della durata di circa 30 minuti dedicato alle opere a soggetto religioso della Collezione Ricciardi. La visita rivolta ad un massimo di 20 partecipanti, consentirà l’esplorazione del piano ammezzato del MArTA, in cui sono custodite le opere rivenienti dalla donazione all’allora Regione Museo di Taranto (1908) dei dipinti della Collezione appertenuta a Mons. Giuseppe Ricciardi.

La collezione comprende un’icona bizantina, ascritta tra la fine del XV e gli inizi del XVI sec, la lastra in zinco recante un’ Addolorata piangente, databile al XVI-XVII sec., le produzioni del senese Rutilio Manetti e quelle di Federico Barrocci e Guido Reni, e molte opere riconducibili alla scuola napoletana di Luca Giordano, Francesco Solimena, Paolo De Matteis e Francesco De Mura. Della scuola napoletana anche il bellissimo “Il Redentore” (XVII sec.) di Andrea Vaccaro.

L’attività di approfondimento è compresa nel biglietto di ingresso al museo al costo di 10 euro, salvo le gratuità o le riduzioni previste dalla legge e dalle convenzioni. Per prenotare il percorso dedicato alla Collezione Ricciardi si può chiamare il centralino del Museo allo 099.4532112.

Nelle stesse giornate è possibile prenotare attività di visita guidata a pagamento a cura della società Aditus concessionaria per i servizi aggiuntivi del MArTA. Per l’acquisto dei ticket di ingresso o per l’acquisto di ulteriori visite guidate si può consultare il sito www.museotaranto.cultura.gov.it e accedere all’area “Biglietteria”.

Nella foto “Il Redentore” (XVII sec.) di Andrea Vaccaro