Il video, girato dall’interno di un’auto che percorreva una strada della Murgia, mostrava diversi cinghiali che, correndo all’interno di un terreno, venivano abbattuti da fucilate esplose dal guidatore. La regista del filmato, diventato subito virale sui social e trasmesso anche dalle tv regionali, è risultata essere la figlia adolescente del bracconiere, che, coinvolta nella battuta illegale di caccia, lo incitava all’inseguimento delle bestie. Nella perquisizione disposta dalla Procura di Trani dopo aver identificato il bracconiere, i militari dell’Arma hanno sequestrato un’arma compatibile con quella con cui gli animali erano stati abbattuti, visibile nel video.
I colleghi forestali di Altamura hanno indagato su un altro video virale nel quale si vedevano numerosi cacciatori assembrati davanti a 11 carcasse di cinghiali. Le indagini hanno permesso di accertare che il video era stato girato in un’area di pertinenza di un’azienda di Corato, dove gli animali erano stati scuoiati ed eviscerati in locali non idonei, senza comunicazione alla Asl dell’abbattimento. Per queste condotte e per la violazione delle norme anti Covid sugli assembramenti, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 20mila euro.
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