Sanità, a Martano assemblea pubblica sulla chiusura del Laboratorio di Analisi

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Il confronto si è tenuto presso la sala Wojtyla di Piazza Caduti

locandina assemblea chiusura laboratorio martanoMARTANO – Il 21 gennaio, a Martano presso la sala Wojtyla di Piazza Caduti, si è tenuto un importante confronto con la presenza delle istituzioni, di sindaci dei comuni salentini e dei cittadini. Con delibera n° 1929 del 30 novembre 2015, la Direzione Generale dell’ASL LECCE ha declassato il Centro Analisi di Martano a Centro Preanalitico Territoriale, ridimensionando fortemente il servizio offerto ai cittadini e pregiudicando lo sviluppo futuro dell’importante distretto sanitario.
In questa assemblea, il Portavoce al Consiglio Regionale del M5S, Antonio Trevisi ha presentato pubblicamente l’interrogazione depositata in Consiglio Regionale, indirizzata al Presidente della Giunta Regionale nonché Assessore alla Sanità Michele Emiliano, dove ha chiesto espressamente alla Regione di valutarese impugnare in autotutela il Piano di Rimodulazione dell’Architettura Funzionale di Patologia Clinica dell’ASL/LE nella parte in cui prevede che le prestazioni dei Laboratori di Analisi dei Presidi Territoriali di Assistenza di Martano, Campi Salentina e San Cesareo vengano accentrate su un unico Polo Territoriale ovvero la Cittadella della Salute di Lecce.
Il Distretto Sanitario di Martano rappresenta – dichiara Antonio Trevisi, M5S – un esempio di buona sanità ed un modello di buon funzionamento per le altre strutture sanitarie periferiche. La chiusura del centro analisi di Martano non risponde a nessun criterio di logicità, efficienza ed economicità, ma va semplicemente a favorire delle strutture private oltre ad un centro pubblico che non ha mai vantato analoghe prestazioni. Troppo spesso nella nostra regione le strutture sanitarie vengono aperte, chiuse o accorpate senza che ci siano alla base degli Atti aziendali o altri studi di pianificazione sanitaria che tengono conto della domanda di salute dei cittadini pugliesi. Negli ultimi decenni la politica regionale si è allontanata sempre più dalle di esigenze sanitarie locali di appropriatezza diagnostica e terapeutica rispondendo spesso ad esigenze politico-clientelare”.
“Si consenta ai cittadini di quei territori – conclude – che conoscono e hanno la sensibilità per valutare nel concreto i vantaggi del centro e laboratorio analisi di essere artefici del loro destino, non subendo più decisioni che vengono prese sulle loro teste. Su questa battaglia che riguarda il bene più importante che abbiamo, ossia la salute, sarò accanto a loro sia nelle piazze, che in consiglio regionale o se necessario nei tribunali.”