Monopoli, le aziende scendono in campo per bonificare scuole, asili e luoghi di lavoro dal Gas Radon

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lorita nardulli e gianluca dragone (cmg - sicurezza) domenico cassitta e lorna vatta (radoff)

L’azienda di Monopoli e quella di Faenza fanno squadra per eliminare gli effetti nocivi del gas

MONOPOLI (BA) – Un patto tra Emilia Romagna e Puglia per debellare la presenza del gas Radon negli asili e nelle scuole della Puglia, oltre che nei luoghi di lavoro.

E’ questo il frutto della partnership tra C.M.G. (Consulting Monitoring Group), azienda di Monopoli specializzata nella sicurezza in ambienti di lavoro, e Radoff, azienda di Faenza (Ravenna) che ha progettato, brevettato e realizzato una gamma dispositivi hi-tech che, grazie alla combinazione di hardware e software, permettono di tenere monitorati e di eliminare gli effetti nocivi legati alla presenza del Radon. I dispositivi targati Radoff saranno messi a disposizione di C.M.G. per la bonifica di asili e scuole della provincia di Bari e dell’intero territorio pugliese dove le misurazioni di Radon effettuate da Arpa hanno superato il limite di 300 Bq/mc previsto dalla normativa regionale, ma anche nei luoghi di lavoro come aziende, fabbriche, uffici e sedi istituzionali. L’azione di contrasto al gas Radon sarà portata avanti in particolar modo grazie

Radoff LIFE: un dispositivo di ultima generazione che, integrando al suo interno Big Data, intelligenza artificiale e tecnologia IoT, garantisce un monitoraggio costante e in tempo reale dei livelli di gas nell’ambiente, azzerando il suo impatto sulla salute. Un problema, quello del Radon (un gas incolore e inodore, in grado di causare gravi danni alla salute attraverso la sua esposizione prolungata) ancora in parte sconosciuto al grande pubblico, ma che rappresenta senz’altro una priorità per quanto riguarda la qualità della vita. Secondo i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità, circa il 10% dei 41.500 nuovi casi di carcinoma polmonare che si registrano ogni anno in Italia è attribuibile al radon. Un’indagine dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha invece rivelato che il gas costituisce la seconda causa di tumore al polmone con oltre 3mila decessi all’anno solo in Italia. La presenza del Radon investe a vari livelli anche la Puglia, dove la materia è disciplinata dalla Legge regionale n.30 del 2016. La legge in questione fissa i livelli limite di esposizione al gas radon per le nuove costruzioni e per gli edifici esistenti: a) per gli edifici strategici di cui al D.M. 14.01.2008 e destinati all’istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare i 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva; b) per gli interrati, seminterrati e locali a piano terra degli edifici diversi da quelli di cui alla lettera a) e aperti al pubblico, con esclusione dei residenziali e dei vani tecnici isolati al servizio di impianti a rete, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso non può superare 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva.

Nel biennio 2014-2015, Arpa Puglia ha sottoscritto un protocollo di intesa con il Policlinico di Bari per il controllo continuo del gas radon nei locali posti al piano seminterrato del Policlinico e dell’Ospedaletto “Giovanni XXIII”.