MF Bosco Difesa Grande, tripudio di colori per l’Iron Bike a Gravina

187

mf bosco difesa grande, tripudio di colori per l’iron bike a gravina

Tra le donne torna alle gare e al successo la lucana Ilenia Matilde Fulgido, mentre Paolo Colonna conquista una gara incerta e serrata

GRAVINA IN PUGLIA (BA) – Giallo-arancio pagliericcio invece del classico verde. Ma tant’è, questi sono i colori dell’estate e questa, per un anno, è stata la gamma cromatica della 6^ Mediofondo Felicia Bosco Difesa Grande, ottava tappa dell’Iron Bike Puglia 2019. Inizialmente prevista per domenica 12 maggio, la corsa di mountain bike si è infine corsa ieri 15 settembre a causa dell’annullamento della tappa primaverile dovuto all’intenso nubifragio che si è abbattuto in quei giorni su tutta l’area murgiana.

L’organizzazione, affidata al team Amicinbici Losacco Bike, partner della prima ora dell’Iron Bike, è stata capace di portare ai nastri di partenza circa 400 atleti provenienti grossomodo da Puglia e Basilicata, salutati in partenza da un sorvolo degli aeroplani dell’associazione Gravinaria, che ha sparso nell’area panoramica di Capotenda il giallo e il blu, i colori di Gravina in Puglia. In fondo la stessa tavolozza degli abiti d’epoca del corteo storico Giovanni di Montfort, che ha scortato gli atleti in partenza e arrivo, scandendo il ritmo a suon di tamburi. Gli stessi, identici, toni della vegetazione e del cielo, finalmente e doverosamente clemente.

Tracciato con circa il 90% di sterrato, il percorso della Mediofondo è stato disegnato partendo da Gravina con uno scenario suggestivo e inedito ai più, attraversando “la Gravina”, il canyon naturale nella calcarenite e cambiando spesso tipologia di terreno, attraversando anche qualche timido ruscello. È così che il folto gruppo di biker è giunto nella natura incontaminata del Bosco Difesa Grande, per poi tornare nel cuore del canyon e concludere le fatiche dal piazzale panoramico di Capotenda. Un mix di emozioni che si concentra tutto in pochi chilometri tra la suggestiva e antichissima città di Gravina in Puglia e il Bosco Difesa Grande, transitando per luoghi ricchi di storia, di fascino e di difficoltà tecniche per gli amanti della Mountain Bike. Al termine la consueta festa gravinese si è protratta sin oltre le premiazioni, offrendo ai partecipanti un momento di convivialità sullo sfondo di uno dei paesaggi più suggestivi di Puglia e in una terra ricca di storia (e preistoria).

INCERTA SINO ALLA FINE – Con un percorso nervoso, variegato e a tratti estremamente tecnico, la 6^ Mediofondo Felicia Bosco Difesa Grande non poteva che proporre una lotta serrata e una classifica incerta sino alla fine. Lo aveva preannunciato il transito nel canyon, al km 10 di gara, con tutti i migliori incolonnati in una lunghissima e polverosa fila indiana e lo ha confermato la restante parte, orfana tuttavia di due attesi protagonisti, i padroni di casa Girolamo Ceci e Antonio Carenza entrambi vittime di una irreparabile foratura. Foratura che ha condizionato anche la gara di Francesco Favale (Carbon Hubo), che ha condotto ripetuti assalti all’arma bianca, guidando spesso il plotone durante la corsa, salvo poi dover rallentare negli ultimi km e accontentarsi della 5^ piazza. La gara si è decisa tutta negli ultimi due km, nel tratto tecnico a mezza costa nel canyon: è qui che Paolo Colonna (Ciclisport 2000) ha sferrato l’attacco decisivo su Gianfranco Bongermino (NCT Alberobello) e Luigi Maria Di Cosola (Team Eurobike). Il professionista altamurano ha chiuso in 01:37’09”, ma i suoi inseguitori arrivano ad appena 20” e 31”. Ha probabilmente perso l‘attimo buono lo junior Angelo Tagliente, 4° al traguardo a 59”, sul quale erano incentrate le tattiche della Ciclisport 2000. Serrato sprint alle sua spalle per la 6^ piazza, conquistata da Giuseppe Belgiovine su Cristian Roberti e Alessandro Fittipaldi. «Al rientro da un infortunio al braccio ero indeciso se correre, ma la gara di casa andava onorata- ha dichiarato Colonna – mi alleno tutti i giorni nel bosco e la Mediofondo Difesa Grande merita tanto. L’obiettivo era dare una mano ad Angelo Tagliente, ma quando ha perso contatto sull’ultimo strappo grazie al forcing di Bongermino e Di Cosola ho preso in mano le redini per far sì che la vittoria restasse in casa Ciclisport 2000. Andiamo avanti con nuovi progetti nel cassetto per la Puglia».

In campo femminile torna a far capolino la giovane lucana Ilenia Matilde Fulgido, che vince e convince al suo ritorno dopo 9 mesi di assenza dai campi di gara. La Fulgido, in forze al Ciclo Team Valnoce, è stata protagonista di una lunga ed intensa sfida con Anna Paola Rella (Velosport Modugno Magaletti), che ha ceduto solo nel finale. Terza, in una gara ricca di donne, Rosa Di Nunno, del Pedale Elettrico. «Dopo tanto tempo senza allenamenti né gare, dovuti agli esami e agli impegni universitari, ieri pensavo di partire per il corto di 32 km, ma la mia categoria non era ammessa, ritrovandomi così sul lungo – ha spiegato Ilenia Fulgido, nativa di Melfi – Sono partita con la certezza che in qualche modo sarei arrivata, pronta a dare il massimo e, dopo un lungo “ruota a ruota” con Anna Paola Rella ho spinto un po’ di più, conquistando una bellissima e inaspettata vittoria Credo che se c’è la testa, la determinazione e la a convinzione di farcela, non importa se ci sia allenati poco o tanto o per niente, perché in ogni caso si vince e la vittoria non è arrivare primi ma oltrepassare il traguardo con la soddisfazione di avercela fatta nonostante tutto».

LE CLASSIFICHE – Nel folto gruppo di cicloamatori, divisi per categorie in fasce d’età, i migliori sono stati Giacomo Scardigno (ELMT – New Bike Andria), Luigi Di Cosola (M1 – Team Eurobike Corato), Gianfranco Bongermino (M2 – New Cycling Team Alberobello), Ermanno Laneve (M3 – New Cycling Team Alberobello), Alessandro Fittipaldi (M4 – Ciclisport 2000 Grottaglie), Maurizio Luigi Carrer (M5 – Team Eurobike Corato), Francesco Pastore (M6 – ASD Biking Team Cassano), Pasquale Radogna (M7 – SC Casamassima) Tommaso Barbaro (M8 – ASD Baser Matera).

Nella speciale classifica per le E-Bike, biciclette con pedalata elettricamente assistita, il successo va ad appannaggio del veterano Donato Grossi (Free! MTB) alla prima vittoria stagionale. Sul secondo gradino del podio Giuseppe Carbonara (Team Eurobike Corato) e medaglia di bronzo per Francesco Stasi. Non in gara, perché impegnato come apripista, il leader della generale Emanuele Losacco (Amicinbici Losacco Bike), il cui vantaggio in classifica generale è tuttavia in cassaforte.

SPAZIO AGLI ESORDIENTI – Per l’edizione 2019 la Mediofondo Bosco Difesa Grande si è fatta in 3, proponendo un percorso dedicato agli escursionisti non tesserati che per le prime volte si affacciano al mondo delle competizioni in mountain bike. Il tracciato, di 28 km, ha visto protagonisti ben 70 aspiranti atleti. Il primo a giungere al traguardo è stato Michele Pipoli 1:22’:45” con 2’10” di vantaggio su Salvatore Petrosino. Completa il podio Giuseppe Giangrande, seguito a breve distanza da Paolo Fattore e Saverio Balestrucci. Da segnalare l’ottima prestazione del 15enne Dario Pisicchio, di Corato, 6° assoluto alla sua prima gara. Prima delle donne Sabrina De Donno.

Il terzo percorso, non valido per la classifica generale dell’Iron Bike e libero quindi dai tatticismi di fine stagione, si è corso sulla distanza di 32 km ed è stato concluso per primo dalla coppia New Bike Andria Davide Mastrorillo e Grazia Mazzone. La bella sfida per il podio è stata impreziosita dal duello tra il padrone di casa Salvatore Nicola Visci (CPS – M&M Bike Andria), 2°, e Francesco Patruno (Team Eurobike Corato), bronzo. In campo femminile il podio è stato completato da Mara Dininno (Orme Bike Extreme) e Raffaella Lombardi (Talent Bike).

LE MAGLIE IRON BIKE – Ci si aspettavano notevoli colpi di scena, viste le classifiche ristrette e il ribaltone in fascia 2, in cui Gaetano Soriano aveva superato Fittipaldi per soli 10 punti. Ciononostante la montagna ha partorito un topolino. Se questa poteva essere la gara del riscatto per il padrone di casa Girolamo Ceci, il suo ritiro ha definitivamente spianato la strada a Gianfranco Bongermino, che ora ha più di una gara di vantaggio (335 punti per l’esattezza) su Antonio Notarpietro e potrebbe consacrare la sua maglia fucsia già al termine della gara di Spinazzola. Incertissima la bagarre per il podio: Notarpietro e Belgiovine sono separati da soli 11 punti, insegue Scardigno a 69 lunghezze.

L’inaspettata assenza di Gaetano Soriano ha privato la fascia due di un sicuro spettacolo, così che Alessandro Fittipaldi veste nuovamente la maglia verde (una gara straordinaria la sua, l’unico fascia 2 nei primi 20 arrivati) con un vantaggio rassicurante di una gara esatta – 300 punti – sul diretto rivale. Si avvicina Mimmo del Vecchio, a soli 50 punti dall’eterno rivale Soriano. Tutto invariato invece per le altre maglie, la cui situazione è più consolidata. Tanto solida che Simona Quarta può permettersi una giornata di assenza e mantenere la maglia. Stringe i denti e resiste alla rimonta dei colleghi lo juniores Giuseppe D’Amico, forte di un vantaggio di 280 punti. Maglia E-Bike a Emanuele Losacco. Cresce l’attesa, dunque, per la penultima tappa, che potrebbe già dare importanti responsi.

PROSSIMO APPUNTAMENTO A SPINAZZOLA – Gli affiatati amici del Team Bike Spinazzola tornano nel 2019 con la “Marathon delle 2 Terre”, denominata così perché unisce due regioni, la Puglia e la Basilicata, in un’unica gara. Si correrà domenica 29 settembre e sarà la penultima tappa dell’Iron Bike 2019, con rotta verso la Basilicata e l’affascinante laghetto di Fontetusio, con ritorno e scalata al centro storico.