Melpignano, vandalizzati manifesti sulle foibe

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Il commento del portavoce cittadino di Fratelli d’Italia

MELPIGNANO (LE) – “Il giorno del ricordo dedicato alle vittime delle foibe, pur essendo una legge del 30 marzo 2004 a ricordarlo dal punto di vista istituzionale e nelle scuole di ogni ordine e grado, nel nostro contesto municipale non solo non è stato ricordato (come il 4 novembre, d’ altra parte), ma a chi lo ha fatto, anche sotto una identità politica, chiara e netta, ma in nessun modo contestabile come “strumentalizzazione” ai fini della campagna elettorale, viene contestato un abuso” spiega il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Melpignano, Fabio Campa.

Hanno chiesto la rimozione delle nostre affissioni regolarmente pagate, per abuso di contenuto” continua Campa che afferma “siamo in censura totalitaria”.

La verità-conclude- è che la brutta pagina di storia italiana sempre omessa perché ingombrante, dà talmente fastidio alla sinistra, da preferire un vuoto di memoria generale”.
“I fatti susseguitisi negli ultimi anni e negli ultimi giorni non insegnano niente – dichiara Pierpaolo Signore, portavoce provinciale di FdI- Siamo di fronte a grave ignoranza politica, a persone che perseverano nei loro metodi antidemocratici e totalitari salvo poi ergersi a paladini della giustizia fatta in casa.”

Noi il dieci febbraio eravamo a Racale – commenta Donato Carbone, Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale – dove ad ospitarci è stata un’Amministrazione di colore politico diametralmente opposto al nostro. Abbiamo creato una serata così talmente bella che tutti, in sala, si sono commossi. Queste persone, invece, senza idee, senza valori, senza fegato ma con un sacco di tempo libero credono che si faccia politica senza firme, senza metterci la faccia: che codardia, che vigliaccata. Ma come? Il manifesto di fianco non vi dà nessun fastidio? Ma come, a darvi fastidio non è il simbolo del nostro partito ma la frase MASSACRATI DAI SOLDATI DI TITO CON LA COMPLICITA’ DEI SOLDATI ITALIANI? E’ questo che vi fa paura? La verità? Com’è triste vivere nel passato. Noi viviamo il presente e guardiamo al futuro, ma le vittime delle foibe sono nostri fratelli, dovreste solo provare tanta, tanta vergogna.”