I dettagli
LECCE – Il consigliere del M5S Antonio Trevisi ha presentato un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e alla Polizia Municipale per denunciare la combustione illecita di rifiuti su alcune complanari della tangenziale di Lecce.
“Si tratta di una vera e propria emergenza ambientale – spiega il pentastellato – che espone a un serio rischio sanitario tutte le famiglie della zona. Cumuli di rifiuti speciali vengono lasciati a decomporsi all’aria e spesso parte di questi viene bruciata senza che nessun organo di controllo vigili o ponga fine a questo scempio. La situazione più grave è in via O. Rosai, nelle vicinanze dell’ingresso per la tangenziale Ovest sulla strada provinciale Lecce – Cavallino. Per tutta questa arteria della periferia si cammina su un percorso fatto di immondizia e dal terreno, in alcune giornate, si innalza un fumo molto denso, dall’odore irrespirabile. A bruciare sono pneumatici, plastica e rifiuti ingombranti, computer ed elettrodomestici rotti che, in parte decomposti, continuano ad ardere anche alla luce del sole sprigionando diossine nell’aria e altri inquinanti cancerogeni molto pericolosi per la salute umana. Non c’è bisogno di attendere le analisi; è noto a tutti che la combustione dei rifiuti sprigiona diossina, che si deposita sui terreni, ed è tossica sia per inalazione che per contatto”.
Trevisi chiede alle autorità competenti di installare telecamere nella zona per individuare i responsabili dei roghi.
“Non possiamo lasciare soli i residenti di quella zona – incalza il consigliere cinquestelle – e auspico un intervento immediato dell’assessore all’ambiente del Comune di Lecce Mignone, in passato già contattato dai cittadini. Non si può annunciare la rivoluzione della raccolta differenziata se non si è nemmeno in grado di fare rispettare le regole minime di civiltà. Mi chiedo come l’amministrazione possa permettere che tali aree si trasformino in discariche a cielo aperto. Purtroppo non si tratta di una situazione occasionale, ma di un problema che va avanti da anni. Lo spegnimento di questi incendi – inoltre – deve essere svolto dai Vigili del Fuoco che vengono a trovarsi in una situazione di sovraccarico tale da non poter garantire le attività di soccorso pubblico urgente nei centri abitati. Per questo bisogna dotare al più presto la zona di videotrappole per arginare il fenomeno”.
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