Il primo cittadino leccese prende posizione sulla ventilata soppressione del Distretto e chiede la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc
Perrone sollecita il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a confermare la sede della Corte d’Appello di Lecce per una serie di ragioni: il numero di abitanti (1milione 800mila circa tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto); l’elevato tasso di criminalità organizzata; la conseguente soppressione della Procura Generale; gli elevati carichi di lavoro, civili e penali; la specificità territoriale del bacino d’utenza e la difficile situazione infrastrutturale legata ai collegamenti; infine, la tradizione e la storia ultra secolare che hanno legato il nome della città a questa prestigiosa Istituzione.
“Sono aspetti – sottolinea il sindaco Paolo Perrone – che testimoniano concretamente la legittimità di tale richiesta. Un’eventuale soppressione del Distretto finirebbe per penalizzare ulteriormente il nostro territorio e non comporterebbe alcun risparmio per la spesa pubblica così come auspicato dal Governo”.
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