Al sostituto procuratore di Locri Salvatore Cosentino il Premio che punta a promuovere la lingua italiana e le sue origini siculo-calabro-salentine
Lo spettacolo, già presentato con successo di critica e di pubblico il 17 agosto scorso nel borgo medievale di Roca Nuova di Melendugno (Lecce), sintetizza e spettacolarizza i contenuti del Premio, giunto alla sua quarta edizione, assegnato quest’anno all’unanimità a Salvatore Cosentino, sostituto procuratore della Repubblica di Locri, “per aver promosso, nelle sue eccellenti conferenze-spettacolo, la Lingua degli Italiani”.
Non è da escludere che all’evento possa partecipare anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier venerdì 9 maggio sarà infatti a Lecce per una iniziativa politica. L’obiettivo principale dell’evento è quello di promuovere la lingua italiana e le sue origini siculo-calabro-salentine.
La funzione del Premio, patrocinato e sostenuto economicamente dalla Regione Puglia e dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Lecce guidato Alfredo Pagliaro, è di riportare presso la corte di Federico II, prima della nascita di Dante Alighieri, le origini della lingua italiana, nata in volgare siculo-calabro-salentino. Con questa iniziativa, inoltre, si vuol proporre la modifica dell’articolo 6 della Costituzione che non contempla esplicitamente la tutela dell’idioma nazionale.
Il comitato scientifico, presieduto dal professor Luigi Melica dell’Università del Salento, è composto anche dalla dottoressa Tiziana Grassi, giornalista e scrittrice, dall’avvocato Carlo Ciardo, dal pittore Vanni Rinaldi e dal dottor Luigi Mazzei, esperto di comunicazione.
L’evento è a cura di Khàrisma Cineproduzioni. L’ingresso è libero.
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