L’arrestato, destinatario del provvedimento dell’ammonimento richiesto dalla sua ex coniuge ed emesso dal Questore di Lecce nel maggio di questo anno, con condotte reiterate nel tempo e durate all’incirca nove mesi, ha perpetrato numerose molestie ai danni della donna, iniziate dopo la decisione da questa assunta di interrompere il rapporto coniugale a causa del suo carattere irascibile e violento.
Non accettando la fine della relazione, l’uomo ha iniziato a tormentare la donna appostandosi nei pressi della sua abitazione, mettendo a repentaglio l’incolumità della stessa e di alcuni passanti con condotte di guida spericolate finalizzate a terrorizzarla, e minacciandola di morte . Inoltre, per indurla a compassione, le ha spesso preannunciato che avrebbe compiuto atti autolesionistici.
In un periodo alquanto breve numerose sono state le denunce raccolte dagli operatori della Squadra Mobile in cui la donna ha lamentato il comportamento vessatorio dell’ex coniuge, finalizzato a costringerla a riprendere la loro relazione. In alcune occasioni l’uomo ha anche tentato di entrare con forza nella sua abitazione cercando di sfondarne la porta di ingresso.
La particolare pervicacia dell’uomo – destinatario, come detto sopra dell’ammonimento – e lo stato di prostrazione della vittima, costretta a cambiare le sue abitudini di vita e a vivere nel costante timore che potesse accaderle qualcosa di grave, hanno indotto l’autorità giudiziaria ad adottare la misura degli arresti domiciliari.
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