Lecce, Maggio d’Autore: protagonisti quattro scrittori salentini

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Al via la mini-rassegna letteraria che ha un denominatore comune: il Salento. Primo appuntamento venerdì 6 maggio, alle ore 18.30, all’ex Conservatorio Sant’Anna con la presentazione del libro “Nero su Bianco” di Giuseppe Mazzotta

locadina maggio d'autore lecceLECCE – Edizioni Città Futura promuove l’iniziativa Maggio d’autore.
La mini-rassegna letteraria intende portare alla ribalta gli autori-scrittori salentini che si sono distinti per originalità della proposta e per il successo editoriale.
Sono quattro le opere proposte (Nero su Bianco di Giuseppe Mazzotta, La profezia di Ibn Al Farrà di Edoardo Micati, Benvenuti a Cipiernola di Giuse Alemanno e Fiori salentini di Rosanna Toraldo) che spaziano dalla narrativa fantasy/mistery di “Nero su Bianco”, a quella storico-goegrafica de “La profezia di Ibn Al Farrà”, alla saga paesana di “Benvenuti a Cipìernola” (il cui titolo completo è in realtà “Benvenuti a Cipìernola, ovvero, Don Fefè e Ciccillo coinvolti nell’intricata vicenda che riguardò la gatta immobile Brici, la lotta di classe, la Sacra Reliquia di Sant’Antonio Abate e la cacciata del satanasso Gasparotto”) alla saggistica dei “Fiori Salentini”.

Tutte le opere, pur così diverse tra loro, si contraddistinguono per avere un denominatore comune: il territorio salentino. Con la sua storia, tradizioni, folklore, religiosità, usi, costumi, colori e suoni. “Un mix – spiega Maurizio Meo, editore di Città Futura Edizioni – che ben si sposa con la nostra linea editoriale, da sempre attenta a narrare ed esaltare ciò che ci circonda ed al quale siamo idealmente, moralmente ed indissolubilmente legati”.

La rassegna è patrocinata dal Comune di Lecce.

Il primo appuntamento è in programma venerdì 6 maggio, alle ore 18.30, all’ex Conservatorio Sant’Anna con la presentazione del libro “Nero su Bianco” di Giuseppe Mazzotta. Dialogherà con l’autore il giornalista Antonio Greco.

Sinossi. Lorenzo è attratto dal mistero e dal misticismo in particolare. Fin da giovanissimo intraprende numerosi viaggi, in Italia e all’estero, per approfondire questa innata curiosità. Nell’ultimo, in Perù, in occasione del ventunesimo compleanno, è protagonista di un rito iniziatico in un villaggio sacro occultato tra i monti. La cerimonia si svolge in compagnia di Luis, un italiano, malgrado il nome, conosciuto in loco che per lui vestirà i panni di un mentore ma anche quelli di amico più esperto, data la notevole differenza d’età.
Subito dopo la cerimonia, il villaggio verrà attaccato da una delle numerose bande di cercatori d’oro illegali e a seguito di un’aggressione nel corso della fuga, Lorenzo perderà una parte della memoria.
A distanza di vent’anni, ormai tornato e ben integrato in Italia, entra in contatto con Grace, una donna sensibile come lui, il cui il padre, un documentarista televisivo di nome Tiziano, è scomparso nel medesimo periodo di tempo e nella stessa area geografica dove aveva soggiornato in occasione della celebrazione divina. Una sparizione mai del tutto chiarita, della quale però Grace porta ancora vive le tracce della sofferenza e del dubbio.
Contemporaneamente a questo singolare incontro, si riaccende in Lorenzo il desiderio di ritrovare quel pezzo di vita smarrito (in realtà un’aspirazione mai del tutto sopita ma espressa soltanto a livello di fantasia), soprattutto per le numerose similitudini che sembrano accomunarlo a quella donna della quale si innamora, ricambiato, ma con difficoltà e perplessità, provocate proprio dalle particolari coincidenze che li hanno avvicinati. In effetti, la loro è stata una conoscenza troppo strana perché possa addebitarsi unicamente al caso, al quale peraltro il protagonista non ha mai creduto.
Ma perché le loro esistenze si sono incrociate? C’è forse qualcosa che ha a che fare col passato, e in particolare col rituale iniziatico? E poi chi è veramente Lorenzo?