Lecce

Lecce, lotta all’abbandono dei rifiuti: il Comune rende conto delle attività del Tavolo intersettoriale

Fenomeno iniziato con l’avvio del “porta a porta”

LECCE – In seguito all’avvio a Lecce della raccolta differenziata dei rifiuti mediante il “porta a porta”, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è aumentato in modo esponenziale. Tale criticità, evidenziata dal Settore Ambiente sin dall’avvio del “porta a porta”, ha richiesto la necessaria collaborazione di altri Settori, primo fra tutti la Polizia Locale. Per rendere più efficace la lotta all’abbandono dei rifiuti nel Piano Esecutivo di Gestione 2017 è stato definito l’obiettivo intersettoriale denominato “lotta all’abbandono dei rifiuti” che è coordinato dal Segretario Generale Vincenzo Specchia e vede la partecipazione di diversi Settori: Ambiente – responsabile dell’obiettivo nella persona del Dirigente arch. Fernando Bonocuore – Polizia Locale e Tributi. I Settori predetti coordinati dal Segretario Generale e con la collaborazione del Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) del servizio geom Renato Brunetti hanno posto in essere le seguenti attività:

Il Settore Ambiente ha partecipato al tavolo intersettoriale assumendo il compito di vigilare sul corretto conferimento del rifiuto e proponendo l’eliminazione dal territorio comunale delle campane vetro e dei contenitori dei vestiti usati, spesso utilizzati per smaltire in modo improprio sacchetti di rifiuto indifferenziato. Ha poi installato e utilizzato telecamere “trappola” nei punti critici della città – quelli nei quali l’intensità del fenomeno assume dimensioni più rilevanti – con la relativa cartellonistica. Il Settore Tributi ha effettuato controlli per la verifica del pagamento della Tari, anche su singole abitazioni a richiesta, in particolare in zone della città caratterizzate da particolare diffusione del fenomeno, supportando l’attività con personale dedicato. La Polizia Locale ha messo a disposizione la rete di telecamere già utilizzate per la rilevazione delle infrazioni stradali, oltre a verifiche e controlli sul territorio anche con appostamento di agenti in borghese, e controlli diretti sulle unità immobiliari.

Il tavolo intersettoriale ha svolto dalla sua istituzione 16 incontri coordinati dal Segreterio Generale, muovendosi su due fronti: la comprensione delle origini del fenomeno e la messa a punto di provvedimenti di repressione dei comportamenti scorretti.

La consistente quota di evasione fiscale della Tari è la causa principale del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti: non avendo accesso al kit della raccolta differenziata, distribuito dall’azienda che gestisce il servizio di raccolta solo previa presentazione della ricevuta dell’avvenuto pagamento del tributo, una quota importante di residenti non smaltisce in modo regolare il rifiuto prodotto, abbandonandolo ai bordi delle strade, nei cestini dei rifiuti posti ai lati dei marciapiedi, nei carrellati esposti dalle attività commerciali o dai condomini nei giorni di raccolta. Ad aggravare il fenomeno contribuisce la pratica dell’affitto in nero di abitazioni a quote di popolazione non residente, a cui non fa seguito il regolare pagamento del tributo e l’assegnazione del kit.

Dalle attività del Tavolo sono scaturiti i seguenti risultati: 4471 controlli su abitazioni, che hanno prodotto 605 verbali di accertamento che hanno consentito di recuperare alle casse comunali 223.656 euro di accertamenti con adesione (in sostanza “rientri” di ex evasori in un regime di normale pagamento della tassa, e dunque di regolare possibilità di ritiro del kit). Sul fronte della repressione dell’abbandono sono stati elevati 34 verbali per l’abbandono di rifiuti sul territorio comunale (per l’importo di 400 euro), 8 verbali per altre violazioni del regolamento Gestione rifiuti e 174 verbali per conferimento difforme ed errata esposizione dei carrellati.

In questi giorni si procederà con l’aumento della dotazione di telecamere in punti critici dello spazio urbano, al fine di estendere l’attività sanzionatoria e il recupero al corretto pagamento della Tari da parte dei trasgressori.

Questo incontro ci serve per comunicare alla città che siamo consapevoli del fenomeno e che stiamo intervenendo – ha dichiarato il sindaco Salvemini – L’invito a chi evade la Tari è quello di mettersi in regola, perché non sono più tollerabili comportamenti che hanno il risultato di rendere sporca la città e molto più gravoso, per i contribuenti che pagano la tassa, il peso del servizio. L’attività del tavolo intersettoriale è utile per reprimere il fenomeno e recuperare alla corretta contribuzione quanti non lo fanno. Ma è un passo di un cammino più lungo, che prevede la possibile correzione del capitolato con ditta che svolge il servizio di raccolta e, all’esito di un esaustivo censimento dell’utenza, la ridefinizione della politica fiscale comunale sulla Tari per prevedere anche l’esenzione per coloro che sono evasori incolpevoli, cioè nuclei familiari a basso reddito che effettivamente non sono nelle condizioni di pagare e che andrebbero assolti”.

Il segretario generale Vincenzo Specchia ha ringraziato i dirigenti e i funzionari dei Settori impegnati nelle attività del tavolo. “Come amministrazione – ha dichiarato – avvertiamo una particolare urgenza di intervenire su questo fenomeno e di farlo in maniera coordinata. Ad oggi tanti evasori colpevoli, cioè nella condizione di pagare, sono stati stanati, consentendo al Comune anche una maggiore entrata riguardo al recupero di queste persone ad una corretta corresponsione del tributo. Sono importanti i mezzi con i quali si stanno raggiungendo i risultati, cioè le fotocamere e le videotrappole. Ma più importante è che i tutti i cittadini facciano propria la cultura del tenere la città pulita”.

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