Lecce

Italia in Comune sul ritiro della candidatura di Cataldo nel leccese

Abbaticchio: “La mafia ammazza anche la democrazia. A Parabita, ma può avvenire ovunque”

LECCE – “È una ferita dolorosissima apprendere quanto è avvenuto a Parabita dove un candidato sindaco e tutti i suoi consiglieri collegati hanno deciso di non presentare la candidatura ufficiale dopo aver ricevuto delle gravi minacce“.

Queste le parole di Michele Abbaticchio, vicecoordinatore nazionale di Italia in Comune, sui fatti dell’ultima ora del comune del leccese dove il candidato Cataldo si è ritirato dalla competizione sebbene in città fosse oramai fatto noto che sarebbe stato uno dei candidati per lo scranno da Primo Cittadino. A poche ore dalla scadenza, però, delle presentazioni ufficiali, la notizia della resa dinanzi alle intimidazioni di cui è stato bersaglio.

A Marco Cataldo e ai candidati consiglieri che lo sostenevano va ovviamente la solidarietà del partito per dei fatti che reputiamo gravissimi e per i quali non biasimiamo tutti i candidati se abbiano legittimamente deciso di ‘tirarsi fuori’ da questo clima d’odio. D’altro canto, questo episodio ci fornisce occasione per sottolineare il nostro impegno a sostegno dei tantissimi amministratori che, ogni giorno, vengono raggiunti da intimidazioni o veri e propri atti di violenza“.

Abbaticchio, candidato alle prossime europee con la lista di Italia in Comune-+ Europa- PDE, proprio qualche ora prima degli accendimenti, durante un incontro elettorale e Corato, aveva reso nota la prima mozione che il partito porterà avanti in seno all’Europarlamento, per mezzo dei suoi eletti, ovvero l’obbligatorietà dell’ antimafia come materia scolastica nelle scuole.

Ieri sera, ho spiegato a Corato la nostra prima mozione europea: direttiva comunitaria per rendere obbligatoria nelle scuole la materia dell’antimafia sociale, la cultura della memoria, le azioni di contrasto a tutte le organizzazioni criminali. È attraverso la consapevolezza e la resistenza sociale che i mafiosi vengono sconfitti definitivamente. Uno Stato corrotto che si basa sulle entrate del gioco d’azzardo e sulla negazione della istruzione civica non ha futuro“, aveva scritto solo ieri mattina Abbaticchio dal suo profilo social. E, sui fatti di Parabita, ha concluso: “la mafia ammazza anche la democrazia. E può avvenire ovunque.”

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