Una Festa aperta a tutti e lettura di comunità del libro “Il Principe Blu e la Stregaccia Levaforze Ammazzamuscoli” per il decennale dell’inaugurazione della prima spiaggia accessibile ideata da Gaetano Fuso grazie al progetto Io Posso
MELENDUGNO (LE) – Domenica 3 agosto IO POSSO celebra il suo decennale dando appuntamento a tutti nella spiaggia di San Foca di Melendugno (lungomare Matteotti) alle ore 20.30 (ingresso libero). L’evento è stato pensato come una festa collettiva, nel luogo e nel giorno in cui nel 2015 fu inaugurata la prima spiaggia attrezzata per l’accesso al mare anche a malati di SLA, voluta dal visionario Gaetano Fuso (1976-2020), affetto da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) dal 2014, salentino, assistente capo della Polizia di Stato, nominato, tra l’altro, “Cavaliere della Repubblica” dal Presidente Mattarella nel 2018 proprio per aver reso il mare alla portata di tutti.
È da una sua idea, appunto, supportata dalla moglie Giorgia Rollo e da un gruppo di amici e sostenitori, che nel 2015 su un tratto di costa libera della marina di San Foca di Melendugno nasce la prima spiaggia di IO POSSO. Si tratta del primo accesso attrezzato al mare per persone con gravi disabilità motorie, anche immobilizzati e tetraplegici, pure collegati a macchinari di respirazione assistita.
È ormai un format diventato punto di riferimento non solo nel nostro Paese. Infatti, raggiungono il Salento – dove oggi sorgono 4 strutture – ospiti italiani e stranieri, per godere del mare in totale sicurezza e gratuità.
Nell’inaugurazione del 3 agosto fu proprio la moglie Giorgia Rollo, oggi ancora presidente dell’associazione IO POSSO, a raccontare la storia di Gaetano e di quel progetto diventato realtà, sintetizzandoli in una sorta di fiaba che aveva protagonista il principe Gaetano.
Quella storia nel 2022 è diventata un racconto illustrato pubblicato da edizioni la meridiana, “Il Principe Blu e la Stregaccia Levaforze e Ammazzamuscoli”, una favola scritta da Giorgia Rollo e Paola Pasquino, per parlare ai bambini di malattia e delle emozioni che essa comporta.
Domenica 3 agosto con l’evento “Il ritorno del Principe Blu”, saranno gli amici e i sostenitori di IO POSSO a dare voce al libro attraverso una lettura di comunità, ma non mancheranno, inoltre, testimonianze e documenti di quel 3 agosto 2015.
QUATTRO SPIAGGE: IO POSSO 2025
In provincia di Lecce oggi sono attive 4 spiagge IO POSSO – oltre San Foca, Gallipoli, Porto Cesareo centro e la frazione di Torre Lapillo – che ogni anno accolgono centinaia di ospiti, da tutta Italia e anche da diversi paesi d’Europa, offrendo loro servizi e assistenza in completa gratuità. Quello delle spiagge di IO POSSO è un format già preso come riferimento e replicato anche in altre parti d’Italia, grazie ad un elenco di parametri ormai codificati. Seguendo il know how di IO POSSO, una struttura “gemella” nel 2018 è nata in Sardegna, a Maladroxia, nel comune di Sant’Antìoco, in Provincia di Carbonia-Iglesias, un’altra, poco dopo, in Emilia Romagna, a Punta Marina, nel comune di Ravenna, entrambe gestite da associazioni locali. L’ultima ha inaugurato nel 2023 in Basilicata, a Metaponto, nel comune di Bernalda (Mt): si chiama “Il Sogno del Capitano”, con esplicito riferimento a Gaetano Fuso.
IL LIBRO
A intessere il primo bozzolo della storia, raccontata per la prima volta nel 2015, in occasione dell’inaugurazione de la spiaggia di IO POSSO è Giorgia Rollo, moglie di Gaetano Fuso e mamma di Francesca e Caterina, cofondatrice e presidente dell’Associazione 2HE – IO POSSO. Paola Pasquino, amica di Giorgia e testimone dell’amore tra lei e Gaetano, ha prestato la sua penna affinché la fiaba uscisse dal bozzolo e, con il suo carico di speranza, fosse raccontata a tutti.
E’ un libro che è nato per raccontare le emozioni e il coraggio di esplorarsi durante i momenti difficili e di credere nella possibilità di essere felici anche davanti alle sfide più dure che pone davanti una malattia come la SLA.
La fiaba è arricchita dalle illustrazioni di Eleonora Luceri e realizzata con la collaborazione delle psicoterapeute Roberta de Lorenzis, Giovanna Mancini e Maristella Taurino.
Chiunque, anche se immobile come una pietra, avrebbe potuto raggiungere l’acqua e immergersi nell’infinito, lasciando che il corpo e lo spirito venissero sollevati e alleggeriti…