Gravina, “Scene no made” non può più attendere

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Da venerdì 6 ottobre Gravina parlerà la lingua eterna della cultura

gravina durante uno dei camminamenti lungo la via appiaGRAVINA (BA) – Gravina si accinge a vivere un presente guidato dal passato. Per garantire un afflato di immortalità alla via Appia.

Organizzazione in fermento per la prima edizione in salsa gravinese di un viaggio alla scoperta della regina viarum, la meglio conservata tra le grandi vie romane. Dopo il successo della due giorni a Polignano, lungo la via Traiana in direzione di Monopoli, “Scena no made” cambia scenario, ammiccando alla città del grano e del vino. Il progetto, frutto del guizzo di inventiva e ecletticità di Paolo De Falco, regista, attore, performer, musicista, fotografo e scrittore sul cammino della via maestra già dal 2010 con un film a tema, catalizzerà energie e arte da venerdì 6 a domenica 8 ottobre, all’interno del convento di Santa Sofia, l’ex monastero trasformato in polo culturale.

All’appello performance, installazioni, mostre, camminamenti, spettacoli, proiezioni, concerti, reading e conferenze, per ripercorre il sentiero che in passato permetteva di raggiungere i territori più prosperi del Mediterraneo. Con un modello no-stop e sotto forma di laboratorio multidisciplinare dedicato a esplorare l’identità di alcuni territori collocati sul tratto della Via Appia. Ma la tre giorni dal sapore rievocativo ed evocativo prevede anche dei camminamenti lungo i luoghi simbolo della ricchezza del Mezzogiorno; percorsi che hanno prodotto negli anni incontri, scambi economici e culturali, ricchezza. Siti che hanno ancora tanto da raccontare anche per contribuire al dibattito, politicamente assopito, sulla questione meridionale. Il viaggio farà altresì tappa sul ponte Acquedotto, l’area archeologia Padre Eterno, Capotenda, la collina di Botromagno, la Masseria Agriturismo Sant’Angelo, i tratturi zona di San Sebastiano, il borgo Rurale di Dolcecanto, l’Agri Biologica delle Murge, la Rocca del Garagnone e la Masseria Jesce di Altamura.

Zeppo il cartellone degli eventi. Si comincia venerdì alle 18 con i saluti istituzionali e la presentazione del progetto “Scene no made”; a rendere l’idea della tre giorni, “L’Appia e Il cammino materano: la storia, le rotte, la contemporaneità”: una conversazione con Angelofabio Attolico, mente del cammino materano. Alle 20 inaugurazione di Nei paesaggi lucani, la mostra fotografica di Rocco Giove; alle 20.30 stessa location per Le case di Asterione- Viandanti sull’Appia – spettacolo itinerante sul tema del viaggio con la regia di R. Cannone con Luigi Di Schiena, Fabio De Palma e Gioia Guglielmi. (Produzione Archivio liquido dell’Identità). Alle 21.30 trasferimento presso il ponte “Acquedotto”: sarà il genio architettonico a ospitare Tutto quello che vuoi, la performance di Jelly Amar Atma per la regia di P. De Falco con Aboulaye, Kumar, Samba, Juliet, Wally. Ma la serata è lunga prima che cali il sipario. Alle 22, rientro presso l’ex convento Santa Sofia per lasciare spazio a 4 lezioni sentimentali, una conferenza-spettacolo di Antonio Pascale con i musicisti Paolo De Falco e Luigi Catella. Alle 23, In Itinere di Valentina Anzoise e alle 23.30 Da uomo a uomo, una videolezione di Franco Laiso a cura di Bloodynose. A seguire, la presentazione di Dove sei opera video di Massimiliano Cosi musicato (anche dal vivo) da Carmine Calia – Organic. Una coproduzione Bloodynose e Archivio liquido dell’identità. A mezzanotte Nuvole di pecora opera-installazione di Vito Maiullari.

Il viaggio sulla via Appia proseguirà sabato e domenica con nuove declinazioni culturali.