Festival Giornalisti del Mediterraneo, dal 7 al 10 settembre a Otranto

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In Largo Porta Alfonsina i dibattiti che anticipano i temi caldi dell’autunno, ma anche momenti di confronto su accoglienza, sostenibilità, prospettive del turismo,  tutela dei minori

OTRANTO (LE) – Dal 7 al 10 settembre 2022 ,in Largo Porta Alfonsina, a Otranto si terrà il Festival Giornalisti del Mediterraneo che chiude il cartellone dei grandi eventi estivi pugliesi, anticipando i temi caldi dell’autunno quest’anno legati inesorabilmente all’impennata dei costi dell’energia, che già gravano su imprese e famiglie.Il festival si troverà ad affrontare giocoforza il tema della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze nefaste sulla politica e sull’economia internazionale con la testimonianza di tanti cronisti che sono stati in prima linea a raccontare lo strazio delle città martoriate dai bombardamenti e quello dei profughi in fuga senza sapere se potranno mai tornare a casa

Il Festival produrrà momenti di confronto anche sui temi che gli sono più congeniali: l’accoglienza e il dialogo in primis – non a caso si tiene a Otranto, luogo millenario di convivenza pacifica tra popoli e religiosi – ma anche la crisi energetica, la tutela ambientale e la sostenibilità, le prospettive del turismo, la tutela dei minori.

A promuovere come sempre la riflessione sui temi che animano il dibattito internazionale opinionisti, esperti, rappresentanti del mondo delle istituzioni che si confronteranno nei dibattiti e nei workshop in programma nei primi tre giorni del Festival. La quarta ed ultima giornata, invece – quella del 10 settembre – sarà dedicata alla consegna dei premi “Caravella del Mediterraneo”, riconoscimento ispirato alla capacità del “Mare Nostrum” di mettere in relazione Oriente e Occidente, popoli e culture, religioni e linguaggi.

I premiati 2022 sono Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede; Andrea Scanzi, “Il Fatto Quotidiano”; Giuseppe Brindisi, conduttore di “Zona Bianca” (Rete4); Gabriella Simoni, inviata di guerra (Tg5); Stefania Battistini, inviata di guerra (Tg1); Renato Piccoli, TgR Puglia; David Puente, vicedirettore di “Open” (La7).

Il Festival, che gode della partnership del Comune di Otranto e che dalla prima edizione 2009 ha visto la presenza dei giornalisti delle più importanti testate nazionali e internazionali, nasce da un’idea di Tommaso Forte, giornalista ed event manager che lo organizza in collaborazione con le colleghe Leda Cesari e Rosaria Bianco.

Fra le novità della 14° edizione la media partnership con Vatican News e Radio Vaticana, che racconteranno l’evento.

Mercoledì 7 settembre, alla serata di apertura della XIV edizione del Festival a Otranto oltre che dei  temi suddetti  si parlerà anche di turismo sostenibile.Da Otranto si guarda al futuro, insomma, proponendo un approfondimento sul turismo, asset strategico del Paese che rappresenta il 5% del PIL e il 6 % dell’occupazione, che si avverte la necessità di declinare in una logica di maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Al panel dedicato prenderà parte anche l’assessore al Turismo della Regione Puglia Gianfranco Lopane, che sottolinea: “La Puglia è tra le regioni di punta per le politiche votate alla sostenibilità. In linea con gli obiettivi nazionali e comunitari, il turismo abbraccia questa attenzione coniugandola con l’autenticità delle meraviglie storiche, con il buon cibo e i paesaggi incontaminati. La qualità delle acque di balneazione – siamo primi in Italia -, accompagna una proposta turistica fatta di cammini, ciclovie, itinerari culturali tra borghi, parchi, gravine e aree rurali. Questo permette di arginare il fenomeno dell’overtourism, di allungare la stagionalità dei flussi, differenziandone la provenienza, e di restituire ai residenti un miglioramento della qualità della vita. Su questo pilastro poggia il nuovo Piano strategico Puglia365 che stiamo riscrivendo in modo condiviso: pulizia e igiene degli spazi, investimenti in infrastrutture e trasporti per arginare l’impatto ambientale, politiche energetiche all’avanguardia, digitalizzazione del sistema dell’accoglienza, formazione e lavoro, supporto alla valorizzazione degli attivatori culturali e dell’inclusione sociale nelle comunità”.

“Siamo orgogliosi di dare avvio a questa edizione affrontando il tema dell’economia, legata a due aspetti chiave del momento storico che stiamo vivendo: la grave crisi energetica e il turismo che occorre blindare sempre più in una dimensione di sostenibilità. Otranto è una delle principali città turistiche d’Italia, impegnata nel percorso della candidatura a Capitale della Cultura 2025, quindi ci sembra opportuno dedicare un approfondimento a questo tema, visto lo stretto legame tra Turismo e Cultura per Otranto e il nostro Paese in generale. Il Festival anche quest’anno proporrà dei momenti di riflessione su temi che hanno rilevanza strategica per l’Italia e il Mediterraneo, primo fra tutti la guerra, con cui la storia ci ha portati nuovamente a doverci confrontare”, commenta Tommaso Forte.

La soddisfazione della vice sindaca di Otranto, Cristina De Benedetto, è tangibile: “Siamo felici di promuovere un appuntamento che rende la nostra Città capitale del dibattito internazionale. Il Festival accende i riflettori sul Mediterraneo, che ha necessità di mantenere aperto il dialogo fra i Paesi che vi si affacciano. Durante le varie serate si affronteranno temi di grande attualità, e gli ospiti di quest’anno sapranno certamente rendere interessante ogni momento di approfondimento. Per questo invito tutti a partecipare a questa ricchissima edizione”.

L’assessore alla Cultura Francesco Bruni: “Geografia e storia hanno condizionato nei millenni il destino di questa città, e il Festival Giornalisti del Mediterraneo ha il merito di dare risalto a questa vocazione di Otranto, proiettata verso il Mediterraneo come pure verso Oriente e i Balcani. Un Festival che punta sulla centralità di questo mare, narrato e raccontato, che diventa oggetto di importanti riflessioni per comprendere in che direzione vada la storia contemporanea, e quali siano le sue implicazioni”.