L’inchiesta ha ricostruito gerarchia e attività illecite del clan tra il 2015 e l’attualità per il controllo del territorio nei quartieri baresi Libertà, San Paolo, San Pio-Enziteto, Santo Spirito e San Girolamo e nei Comuni di Palo del Colle e Conversano, documentando estorsioni a commercianti, riti di affiliazione, conflitti con altri gruppi criminali, minacce e pestaggi per punire sodali infedeli, cattivi pagatori o risolvere questioni sentimentali.
A capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, c’erano due uomini già noti alle forze dell’ordine, oltre ai referenti nei vari rioni e città della provincia. Tra gli arrestati, a 53 dei quali l’ordinanza è stata notificata in carcere, ci sono i figli di un boss. L’ordinanza è firmata dal gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana. Nell’inchiesta, che coinvolge complessivamente 147 indagati, sono contenute le dichiarazioni di 21 collaboratori di giustizia.
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