“Dolcissime radici”, il 29 aprile il concerto di teatro-canzone ad Altamura

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Al Teatro Mercadante , in prima nazionale, il concerto, che nasce da un’idea di Giovanna Carone ed è un viaggio nella storia della canzone italiana

ALTAMURA – Quarto appuntamento della stagione “Musica Teatro Danza in dieci Variazioni”, con la direzione artistica di Fiorella Sassanelli, al Teatro Mercadante di Altamura. Il 29 aprile, alle ore 20.30, in prima nazionale viene proposto il concerto “Dolcissime radici”, con un grande “parterre” di musicisti. Un concerto di teatro-canzone, che spazia attraverso sette secoli di storia della musica, dal Trecento alla musica barocca per toccare la moderna canzone d’autore. Con Giovanna Carone, voce; Vince Abbracciante, fisarmonica; Pippo D’Ambrosio, batteria e percussioni; Nando Di Modugno, chitarra classica ed elettrica; Leo Gadaleta, violino acustico ed elettrico, chitarra classica e portoghese, sintetizzatore; Guido Morini, pianoforte e clavicembalo; Mirko Signorile, pianoforte; Roberto Ottaviano, sassofoni; Giorgio Vendola, contrabbasso. Da un’idea di Giovanna Carone. Arrangiamenti di Leo Gadaleta.

Programma musicale: O vezzosetta dalla chioma d’oro (Andrea Falconieri) – Passione (Libero Bovio) – Lamento di Apollo (Francesco Cavalli) – Un paese vuol dire non essere soli (Mario Pogliotti) – Giovine Vagha (Francesco Landini) – Un giorno dopo l’altro (Luigi Tenco) – Ecco la primavera (Francesco Landini) – Fantasia, Se l’aura spira (Girolamo Frescobaldi) – Un anno d’amore (Mogol) – Di sole e d’azzurro (Zucchero Fornaciari) – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno (Max Gazzè)

Il concerto: Dolcissime Radici (Digressione Music) è una raccolta di undici brani che riassume l’articolato background artistico e formativo della cantante barese Giovanna Carone e che spazia attraverso sette secoli di storia della musica, dal Trecento alla musica barocca per toccare la moderna canzone d’autore. Ad accompagnare la sua voce in questa nuova avventura musicale è un gruppo a geometrie variabili composto da alcuni tra i migliori strumentisti della scena musicale italiana. Dal punto di vista prettamente musicale l’album si muove tra il jazz e la musica contemporanea con addentellati che rimandano alla musica del Seicento italiano e quella cameristica.

Presentazione di Giovanna Carone: «Cercavo un nome per il disco ed è arrivato per caso, con stupore e come un regalo inatteso, mentre cantavo il Lamento di Apollo di Francesco Cavalli. Dolcissime le mie radici e non solo. C’è una radice comune nei brani che ho scelto. È la nostra lingua meravigliosa, il sapore della parola ricercata, i bassi ostinati, la morbidezza della melodia italiana, la poesia. Senza tempo, nel tempo. Sono cresciuta attraverso la musica strumentale, mi sono innamorata del canto “da grande” e ho imparato ad usare la voce nella complessità della musica polifonica, nella parola cantata della musica del ‘600. Ho scoperto per caso la voce naturale attraverso il repertorio yiddish e ho continuato a cercarla in altre lingue. Dovevo per necessità approdare all’italiano. Sono partita da qui. Ho provato a cantare con leggerezza, a contaminare i miei amori, cercare connessioni tra i bassi ostinati del barocco e quelli della nostra musica leggera».

Info e prenotazioni: 0803101222 (anche WhatsApp) – Prenotazioni: Box Office (via dei Mille, 159, Altamura) – Biglietti in vendita online su Vivaticket – Email: info@teatromercadante.com – Sul web: www.teatromercadante.com