Da lunedì nuove modalità per l’accesso al Rifugio comunale per cani di Barletta

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rifugio comunale per cani

I dettagli

BARLETTA – Si riaprono le porte del Rifugio comunale per cani di Barletta dal prossimo lunedì 18 maggio, per poter finalmente adottare un compagno fedele per tutta la vita.

Predisposta la riapertura del Rifugio dunque, dopo la richiesta emessa dall’amministratore di Bar.S.A. S.p.A. avv. Michele Cianci e condivisa dal sindaco Cosimo Cannito e dall’assessore all’Ambiente Ruggiero Passero. Previsto un protocollo di regolamentazione degli accessi in pieno rispetto degli ultimi dettati statali e comunali.

Gli orari in vigore da lunedi prossimo sono i seguenti: dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 18.00 e la domenica dalle 09.00 alle 12.00. Sarà possibile accedere al Rifugio previo appuntamento con il delegato Cristina Porcelluzzi. Si potrà entrare massimo due per volta più il delegato.

Chi accede dovrà inoltre:

• Munirsi preventivamente di guanti e mascherina e indossarli

• Registrare su apposito registro presente nella struttura il proprio nome, cognome e orario di ingresso/uscita

• Rispettare la distanza di sicurezza

• Rispettare i tempi di svolgimento dell’attività finalizzate all’adozione nelle aree preposte senza trattenersi oltre gli orari previsti

A tutti viene richiesto prudenza e rispetto delle regole. Sarà predisposta in merito opportuna vigilanza del personale della Bar.S.A..

Il periodo di “lockdown” e le severe norme di emergenza sanitaria dovute alla diffusione del COVID-19 avevano bloccato ogni attività di visita al Rifugio, ma ai piccoli ospiti a quattro zampe ha pensato il personale di Bar.S.A. fornendo acqua, cibo e permettendo loro di poter uscire dalle gabbie. L’eccellente lavoro messo in campo ha permesso agli animali di essere in ottima forma fisica, ma sempre bisognosi dell’affetto che solo una famiglia può dar loro stabilmente.

«Abbiamo vissuto tutti un periodo durissimo – dichiara l’amministratore di Barsa, avv. Michele Cianci – il distanziamento sociale, utile e indispensabile, ha colpito profondamente il nostro modo di vivere e di rapportarci. Ma ci ha fatto riscoprire, forse, una maggiore empatia, un maggior senso di rispetto, di umanità e di ritrovata civiltà».

«È questo stesso sentimento – precisa Cianci – che vi chiedo di indirizzare verso un atto bellissimo: l’adozione di un amico fedele, di un antidoto contro l’infelicità. È prioritario, tutti i nostri cani hanno bisogno di affetto sincero».