Secondo quanto emerso dalle indagini, partite nel 2019, gli indagati contrabbandavano ingenti quantitativi di alcol che poi stoccavano illegalmente in tre opifici (sequestrati dalla Gdf) in cui veniva decolorato, imbottigliato e sigillato con fascette contraffatte dei monopoli di Stato, per poi essere venduto a danno della salute dei consumatori. L’alcol veniva trasportato in cisterne trainate da autoarticolati con targa estera e accompagnato da documentazione che attestava una diversa nomenclatura (antigelo o liquido disinfettante) del prodotto realmente contenuto; la droga veniva nascosta all’interno di ricambi per sanitari; le sigarette, provenienti dalla Campania, venivano trasportate in bagagli di passeggeri che viaggiavano su autobus di linea interregionali, oppure nascoste in auto guidate da incensurati.
I finanzieri hanno accertato che gli indagati hanno sottratto alle casse dello Stato imposte (accise) per 800mila euro. I militari hanno anche sequestrato 81.540 litri di alcool di contrabbando, 660 grammi di cocaina, 95 chili di sigarette; una pistola risultata rubata nel 2018 a una guardia giurata, e 58 carte di credito prepagate di provenienza furtiva.
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