Parteciperanno più di 300 delegati provenienti da tutta la Puglia, in rappresentanza di circa 4mila iscritti della Uila, categoria che rappresenta tutti i lavoratori dipendenti del comparto agroalimentare. Un parterre d’eccezione che annovera ospiti istituzionali come il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; l’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia; l’Assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo; il componente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, on. Marco Lacarra; il componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, on. Giuseppe L’Abbate; al Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Puglia, Francesco Paolicelli.
Tanti i temi al centro del dibattito: le misure di contrasto al caporalato, la gestione del sistema di trasporto dei braccianti, una corretta intermediazione della domanda di lavoro che parta dal rilancio del ruolo degli Enti Bilaterali, ma anche ampliamento delle tutele dei braccianti per fronteggiare le calamità (siano essere eventi straordinari o batteriosi come la Xylella), la riforma strutturale della legge sulle calamità e tanto altro.
“Ripartiamo dai contratti, per dare lo slancio necessario che occorre alla nostra economia – spiega Pietro Buongiorno, Segretario Generale Uila Puglia – per noi i contratti di lavoro sono uno strumento imprescindibile di garanzia di diritti di cittadinanza e di democrazia economica. Solo una rinnovata stagione di incrementi retributivi, accompagnati dalla riduzione del cuneo fiscale in favore delle lavoratrici e dei lavoratori, potrà ridare fiato alla domanda interna e contribuire a portare fuori l’Italia dalla stagnazione, causata soprattutto dal crollo del potere d’acquisto dei redditi delle famiglie”.
Un focus verrà dedicato al settore della pesca, un settore già agonizzante da anni. Con un valore di 151,6 milioni di euro il settore ittico regionale rappresenta una quota pari al 5,7% del Valore Aggiunto del settore primario pugliese, con un’incidenza che risulta maggiore rispetto a quella rilevata a livello nazionale.
“Il caro gasolio prodotto dallo scoppio della guerra in Ucraina – continua Buongiorno – rischia di infliggere il colpo mortale, producendo effetti catastrofici sia per le aziende ittiche che per le lavoratrici e i lavoratori del settore. Auspichiamo che, oltre ai provvedimenti del Mipaaf in favore delle imprese, si individuino forme di sostegno a favore dei lavoratori e delle lavoratrici che stanno subendo gli effetti negativi della crisi, partecipando in maniera diretta alle perdite dei profitti. Ci aspettiamo un ampio dibattito su tutte le questioni ed una partecipazione costruttiva di tutti gli ospiti, certi che sapremo ancora una volta lavorare in sinergia con tutti gli attori coinvolti per un rilancio del settore agroalimentare pugliese”.
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