Confagricoltura Puglia: Ciliegie, quest’anno la produzione regionale giù di oltre il 40%

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michele lacenere (tra i campi)

In 10 anni è raddoppiata la concorrenza straniera

BARI – “Grandinate e forti piogge hanno offuscato una buona annata per le ciliegie pugliesi“, a fare il punto della situazione è il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro. “Al momento, stimiamo un calo di produzione di oltre il 40%, causato per l’appunto, dalle grandinate di fine marzo e le forti piogge dei giorni scorsi. Tuttavia siamo in attesa che termini la raccolta per stilare un resoconto completo dell’annata“.

In Puglia si produce circa il 40% dell’intera produzione nazionale, mediamente 60mila tonnellate di ciliegie l’anno. Circa l’85 per cento della produzione regionale è concentrato nel Barese e nella Bat.

Sono calamità ricorrenti, che oramai siamo tristemente abituati a sopportare in questo periodo – dice il presidente di Confagricoltura Bari Michele Lacenere – è chiaro che se vi fosse un sistema assicurativo più aderente alle necessità delle aziende agricole e aiuti maggiori nella sottoscrizione di polizie assicurative, il comparto ne trarrebbe giovamento“.

Quella prodotta dalle ciliegie, dunque, è una economia importante, anche sul fronte dell’export: i maggiori importatori di ciliegie pugliesi, soprattutto dell’apprezzatissima Ciliegia Ferrovia, sono i tedeschi, gli inglesi e gli austriaci.

Secondo le nostre stime, quest’anno la Puglia, proprio per il calo di produzione dovuto al maltempo, non è riuscita a soddisfare in toto sia la richiesta nazionale e sia la richiesta estera del prodotto“, sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia. Il mercato delle ciliegie fa gola a tanti: “Anno dopo anno, spinti dalla richiesta, i paesi che producono ciliegie aumentano – precisa Lazzàro – Nel mondo ci sono circa 600 mila ettari di ciliegio. L’Italia produce circa 110 mila tonnellate e la Spagna 95 mila. Nel decennio 2008-18 la coltivazione mondiale ha registrato un incremento del 60% (con i nuovi impianti soprattutto negli Usa e in Turchia). La produzione mondiale è di circa due milioni di tonnellate“.