Cerignola, “Le strade della bellezza e della legalità”: oggi il convegno conclusivo

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Il progetto  è stato promosso dalla cooperativa sociale Altereco; a Torre Alemanna (Borgo Libertà)saranno presentate  le tavole della storia illustrata realizzata dai ragazzi

CERIGNOLA –  Michele, Matteo, Vito e Domenico hanno 13 anni. Un pomeriggio, mentre giocano a pallone, scoprono una villa che all’apparenza sembra abbandonata, ma che in realtà è il covo di alcuni criminali che in quel luogo svolgono i loro traffici illeciti. La curiosità e l’azione di questi quattro giovani amici saranno determinanti per smantellare la banda e riappropriarsi di uno spazio da mettere a disposizione della comunità. E’ la breve trama de “La casa liberata – il coraggio di trasformare l’orrore in bellezza”, la storia illustrata creata dai ragazzi di Cerignola per raccontare come sia possibile, grazie all’ingenuità, al coraggio e alla voglia di esplorare il proprio territorio, riappropriarsi di spazi prima appartenuti al malaffare e oggi divenuti luoghi di partecipazione e libertà. Come i beni confiscati alla mafia. Le tavole del graphic novel saranno al centro del convegno che segna la fine del progetto “Le strade della bellezza e della legalità”, in programma a Torre Alemanna (Borgo Libertà, Cerignola) oggi, martedì 28 febbraio 2023, alle ore 17.30. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco, con i soggetti partner Associazione Verderamina, Frequenze e in collaborazione con la cooperativa sociale Padre Pio di Cerignola, è stato finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”, con cui la Regione Puglia ha selezionato interventi finalizzati a promuovere azioni di antimafia sociale attraverso iniziative che promuovono attività di animazione sociale e partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità.

«A livello didattico e sociale, gli operatori si sono impegnati alla valorizzazione dell’esperienza morale e allo sviluppo dell’integrità della persona – spiega Dora Giannatempo, responsabile formazione di Altereco – E’ stato un viaggio contraddistinto dall’entusiasmo, dalla voglia di esplorare e conoscere il territorio, realizzato attraverso il censimento dei principali luoghi d’arte e luoghi della storia mafiosa cerignolana, l’analisi delle potenzialità poco espresse a livello attrattivo ed a livello turistico degli stessi luoghi e la loro mappatura digitale. Un cammino fatto di approfondimento ma anche di attività manuali con la creazione artistica che ha avuto chiara intenzione di lasciare un segno tangibile attraverso la creazione di insegne di ceramica e l’ideazione di una sceneggiatura e illustrazioni, la creazione di un vero e proprio fumetto». Gli operatori ed i ragazzi del Centro Sociale Padre Pio, infatti, in questi mesi hanno accolto gli esperti Angela Pia Fuscaldi, Vincenzo Pugliese, Tina Cotugno e Lorenzo Tomacelli per essere accompagnato in questo percorso progettuale.

«I prodotti del percorso – prosegue Giannatempo – sono segni di come sia possibile generare bellezza, una bellezza di anime brillanti che hanno saputo con le loro idee e le loro mani, guidate da esperti, crea segni tangibili di evoluzione della comunità. I prodotti del percorso sono segni di come sia possibile generare bellezza, una bellezza di anime brillanti che hanno saputo con le loro idee e le loro mani, guidate da esperti, crea segni tangibili di evoluzione della comunità». Tra i segni tangibili rientra appunto la storia illustrata “La casa liberata – il coraggio di trasformare l’orrore in bellezza”. «Una storia colorata, semplice ma carica di significato. Anche nei nomi dei protagonisti – Michele, Matteo, Vito e Domenico – abbiamo voluto ricordare le vittime della mafia cerignolana, perché non c’è un’azione di antimafia sociale se non c’è storia, impegno e memoria». All’incontro conclusivo, oltre ai ragazzi e agli operatori coinvolti, sarà presente l’assessore alla Cultura del Comune di Cerignola, Rossella Bruno, da sempre impegnata sui temi della legalità e dell’antimafia sociale, a sostenere che una Cerignola Liberata è possibile.