Il libro: 6 settembre 1522. Un veliero fantasma, che arranca nell’Atlantico, imbocca la foce del Guadalquivir e faticosamente raggiunge il porto di Sanlúcar di Barrameda. É l’unica nave superstite delle cinque partite tre anni prima con l’intento di fare il giro del mondo navigando verso occidente. L’equipaggio è ridotto a soli diciotto uomini, stremati dalla fatica e dalla fame. “L’odore dell’oceano” è la storia dell’esperienza unica dell’uomo davanti all’ignoto. Storia di coraggio e incoscienza, di amicizia e solidarietà, di rivalità e crudeltà, di morte e di amore. La rievocazione si snoda seguendo il vero itinerario storico: dalle calde spiagge verdi e dorate del Brasile agli estuari dei grandi fiumi, dalle baie pescose dell’Argentina alle coste desolate della Patagonia, sempre più giù fino al terribile inverno australe e alla lotta disperata per la sopravvivenza.
É il racconto di burrasche devastanti, di traversate interminabili, di approdi dall’esito incerto, di paure e sgomento, ma anche di colloqui intimi, di attrazioni sensuali, di visioni paradisiache e di notti stellate. La narrazione è dettagliata e veritiera, frutto di ricerca storica rigorosa, ma è anche avventurosa e coinvolgente, dove ogni protagonista viene tratteggiato con la propria personalità e fragilità; ogni ambiente illustrato e animato con l’immaginazione del verosimile. Tra i tanti c’è un solo personaggio inventato: il sedicenne Miguel Barrio, che sin da piccolo sogna di navigare e riesce a ottenere un ingaggio come mozzo sulla nave ammiraglia. La
vicenda personale di Miguel s’intreccia con quella degli altri protagonisti storici e veritieri del viaggio, in un crescendo di esperienze straordinarie che plasmano la sua personalità al di là di ogni previsione. Con questo libro Annalisa Bari rivela ancora una volta la sua capacità di raccontare la Storia, oltrepassando i limiti del trattato, e soffiando nei personaggi e negli eventi quella vitalità che la razionale documentazione storiografica non può dare.
L’autrice: Annalisa Bari, laureata in lettere moderne, presso l’Università degli Studi di Lecce, con una Tesi in Storia dell’Arte, ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Superiori dal 1969 al 1999. Ha pubblicato per Del Grifo editore: Non c’erano le mimose (2001), Diamanti e ciliegie (2003), Il quarto sacramento (2005). Per Giulio Perrone editore: I mercanti dell’anima (2008). Per Giuseppe Laterza editore: Séparé (2009), Legami di sangue (2011). Per Bompiani: Coccarde rosse (2012). Per Besa editrice: Solo allora cadranno le stelle (2014). Con Edizioni Esperidi: Salone, salotto e salottino (2019), I mercanti dell’anima (2020 ripubblicato). Per il “Nuovo Quotidiano di Lecce”: Racconti per un anno, 2006. Per la rivista “Gusto di Puglia” ha curato la rubrica “Orizzonte verde”, 2008-2009. Per notizie più dettagliate: www.annalisabari.it
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