Barletta, contro la povertà la sfida del Reddito di Inclusione

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logo rei (reddito di inclusione)

Il servizio parte domani

BARLETTA – Barletta è pronta per far partire i ReI (Reddito di Inclusione), insieme alle misure delReD (Reddito di Dignità pugliese). A partire dal 1 dicembre, le istanze dei cittadini potranno essere inoltrate unicamente sulla piattaforma regionalewww.sistema.puglia.itappositamente dedicata. Le modalità per la registrazione sono state definite, d’intesa con la Regione, tenendo conto delle richieste da soddisfare.
I rappresentanti dell’Amministrazione comunale hanno incontrato oggi i rappresentanti dei CAF con i quali sono stati concordati gli aspetti operativi per il rilascio degli ISEE, per il caricamento dei dati e per verificare il possesso dei requisiti per il riconoscimento del REI e del ReD.
Non è prevista la consegna delle domande in modalità cartacea e presso gli uffici comunali.
Così come è accaduto nei mesi passati, – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Marcello Lanotte – il Comune di Barletta si è tempestivamente attivato, al fine di confermare gli importanti obiettivi conseguiti con il Reddito di Dignità, che, è giusto ricordarlo, ha visto il nostro Comune tra gli Enti protagonisti della Regione Puglia, sia perché tra i primi ad attivarlo, sia per il numero dei cittadini beneficiari del sostegno economico e del percorso di inclusione. Il ReI è un beneficio economico a cui può accedere un numero di cittadini superiore rispetto al SIA/RED perché viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Si potrà così essere ancora più vicini a chi ha bisogno di sostegno economico con un sempre maggiore coinvolgimento di imprese ed associazioni”.
Cerchiamo così – ha sottolineato il sindaco Cascella –di utilizzare tutti gli strumenti a sostegno della coesione sociale per favorire la ripresa strutturale della crescita economica in grado di incrementare stabilmente l’occupazione”.