Bari, Talking Bench: 10 nuove panchine su lungomare Nazario Sauro

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Saranno realizzate dai ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti

lungomare_nazario_sauro-bariBARI – Nell’ambito del progetto di Bari arte pubblica “Talking bench”, sono iniziate a fine ottobre le operazioni di preparazione di dieci panchine ubicate sul lungomare Nazario Sauro che nei prossimi giorni saranno oggetto dell’intervento artistico di un gruppo di studenti dell’Accademia delle Belle Arti coordinati da Anna De Francesco, cultrice della materia del corso di Tecniche e Tecnologie della decorazione dell’Accademia barese.

“Talking bench” è un progetto voluto, realizzato e sostenuto dall’assessorato comunale alle Culture e dall’ufficio del Garante regionale per i diritti dei detenuti in collaborazione con la Casa circondariale di Bari e l’Accademia di Belle Arti di Bari. A curarlo l’ideatrice Mariapaola Spinelli, esperta d’arte, con l’insostituibile collaborazione dell’insegnante Mariangela Taccogna.

Il progetto è coordinato dall’associazione di promozione sociale PopHub che, grazie al contributo del Garante regionale per i diritti dei detenuti, ha condotto il laboratorio di lettura tenutosi nella casa circondariale di Bari e ha potuto dar corso alla successiva realizzazione dei lavori da parte degli studenti Accademia sulle panchine individuate.

Le panchine dislocate sul lungomare saranno trasformate grazie alle immagini realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti della città e alle frasi scelte dai detenuti della Casa circondariale, estrapolate dai principali romanzi degli ultimi anni ambientati a Bari: frasi ispirate ai valori della libertà e all’amore per la nostra città. Le panchine sono state scelte dall’associazione Pop Hub.

Commenta Silvio Maselli: “Si conclude con questa serie di panchine la prima parte di un progetto che punta, grazie e d’intesa con l’Ufficio del Garante dei Diritti dei Detenuti, alla effettiva inclusione sociale dei nostri concittadini reclusi che hanno potuto così riflettere sulla libertà, per mezzo dello strumento letterario e artistico. Mi auguro che i detenuti possano, una volta riconquistata la libertà, far visita alle panchine d’artista e lasciarsi ispirare a sentimenti di giustizia e libertà. Il Comune di Bari è felice di veder invaso il lungomare storico da istanze creative, a conferma che una città viva è una città accogliente per ogni espressione artistica”.