Bari, sopralluogo del sindaco nell’ex Mercato del Pesce: durante i lavori trovati resti dell’antico porto

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Decaro: “Nel mercato del pesce il passato dialogherà con il futuro. Qui un pezzo del percorso di Bari sotterranea”

render ex mercato del pesceBARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dal segretario regionale del MIBACT per la Puglia Eugenia Vantaggiato e dal soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari Luigi La Rocca, ha visitato il cantiere dell’ex Mercato del Pesce interessato dai lavori di riqualificazione nell’ambito del progetto del Polo delle arti contemporanee.

Il sopralluogo, condotto dall’arch. Anita Guarnieri, responsabile dei lavori, è stato utile a verificare lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere che ha portato in evidenza una serie di ritrovamenti storici e archeologici di grande valenza quale testimonianza materiale dell’organizzazione urbanistica di Bari in epoca preunitaria. Questa zona, perciò, sarà oggetto di un intervento di valorizzazione in via di definizione e sarà lasciata a vista in modo da essere esposta al pubblico.

Nella parte dell’edificio storico di piazza del Ferrarese prospiciente il lungomare, lo scavo ha messo in luce una struttura muraria in blocchi di calcare squadrati, perfettamente apparecchiati, disposti per testa e per taglio con orientamento NO-SE, nel cui ordito sono inserite, a distanza regolare, bitte semicircolari in calcare bianco con foro centrale passante, finalizzate certamente all’ancoraggio di imbarcazioni.

Immagini d’epoca mostrano chiaramente come tale struttura sia stata ‘rispettata’ ed utilizzata in seguito come fondazione di un edificio precedente al Mercato del Pesce prospiciente il mare.

Nonostante al momento non sia possibile attribuire una datazione certa al manufatto a causa dell’assenza di elementi diagnostici, ceramica o altri fossili guida, la tecnica muraria, la documentazione di archivio e bibliografica fin qui consultata ed elementi di natura stratigrafica fanno ritenere probabile la pertinenza della struttura al sistema di approdi e di fortificazioni della città, documentato tra l’età rinascimentale e il periodo borbonico.

Questa è stata una bellissima novità – ha commentato Antonio Decaro – che impreziosisce questo sito e arricchisce il progetto del nascente Polo delle arti del contemporaneo, che vedrà dialogare il passato, testimoniato dai resti dell’antico porto, con il presente della nuova vita del mercato e il futuro, rappresentato dall’arte contemporanea e dalle opere che saranno esposte negli spazi che si stanno realizzando al primo piano.

Il progetto originario, quindi, subirà delle modifiche proprio per permettere a tutti i cittadini e ai tanti turisti di percepire questo dialogo e soprattutto di conoscere le tre dimensioni della città che convivranno in questo luogo. I resti delle mura dell’antica banchina del porto di Bari, risalenti probabilmente al periodo aragonese, diventeranno presto il prosieguo del percorso della Bari sotterranea che già oggi rappresenta un’attrazione straordinaria della nostra città. Nella restante parte dell’edificio i lavori proseguono: sono cominciati anche gli abbattimenti al piano superiore e complessivamente contiamo che ci vorranno circa due anni per l’ultimazione. Nei prossimi mesi, comunque, d’accordo con l’azienda, cercheremo di recuperare il tempo che si è reso necessario per condurre questi opportuni approfondimenti che hanno richiesto delle attività di studio da parte della Soprintendenza”.

Gli scavi hanno interessato l’intero sedime del fabbricato oggetto dell’intervento di restauro in corso consentendo di ottenere importanti informazioni sulla storia architettonica dell’ex Mercato del Pesce e sulla stratificazione dell’area in cui esso fu edificato.

L’architetta Anita Guarnieri, direttrice dei lavori, ha illustrato durante il sopralluogo le intenzioni della direzione dei lavori a fronte dei ritrovamenti: “I ritrovamenti hanno portato ad alcuni ripensamenti progettuali per cui, di fatto, quella che era stata pensata interamente come area mercatale dedicata allo street food e ai prodotti a km zero viene ripensata dando evidenza al muro rinvenuto che si estende per tutta la lunghezza dell’edificio e diviene un elemento fondamentale da valorizzare. Accanto al muro saranno realizzati una serie di pannelli che, attraverso delle suggestioni, racconteranno la storia della città e del suo rapporto con il mare, in particolare la storia dell’antico porto di levante. Dunque, lo spazio destinato al mercato sarà ridotto ma valorizzato dalla presenza di una testimonianza storica così significativa. In questa zona, inoltre, sono state rinvenute opere di canalizzazione e smaltimento a mare delle acque di scolo dell’antica piazza contigua al mercato della carne (l’attuale sala Murat), nonché delle acque relative ai primi banchi di lavorazione e vendita del pesce dei primi decenni del ‘900 e i muri di fondazione delle parti architettoniche ottocentesche poi demolite. Stanno invece proseguendo i lavori al primo piano dove abbiamo già avviato tutte le demolizioni previste nel progetto esecutivo. Il prossimo passo sarà l’apertura della splendida terrazza da cui si godrà una delle più belle viste della città”.