Decaro: “La forza della nostra comunità è stare insieme e lavorare per aiutare chi è in difficoltà”
Nel corso dell’incontro il sindaco ha voluto esprimere, a nome della città di Bari, riconoscenza e gratitudine ad associazioni, cooperative e aziende private per il prezioso contributo offerto, consegnando degli attestati di ringraziamento su carta pergamena e delle targhe.
Si tratta, della cooperativa Sociale C.A.P.S. (per il servizio offerto nell’ambito del P.I.S. – Pronto Intervento Sociale, del centro di accoglienza notturna Andromeda e il centro diurno Area 51), il comitato Croce Rossa Italiana Bari, la Ladisa S.p.A., IKEA Bari, l’associazione In.Con.Tra, l’associazione HELP – Assistenza e tutela per tutti, che gestisce Villa ATA, il centro di accoglienza notturna della Caritas diocesana Bari-Bitonto e la Comunità di Sant’Egidio.
“La presenza quotidiana e costante del vostro lavoro e di tutte le realtà che rappresentate qui oggi è la dimostrazione che c’è un insieme di piccole comunità all’interno di una comunità più grande, nella nostra città, che si mettono a disposizione di chi è in difficoltà, rappresentando per l’amministrazione un sostegno e un contributo importante, dal punto di vista umano e sociale – ha detto questa sera il sindaco rivolgendosi alle associazioni e alle realtà presenti -. L’esistenza di questa rete è il dato da cui dobbiamo partire e con cui dobbiamo rafforzare l’ossatura della nostra città e l’esperienza maturata nei giorni dell’emergenza freddo è la dimostrazione che siamo capaci di lavorare insieme.
Da sindaco sono consapevole che, nonostante tutto l’impegno che ci possiamo mettere, l’amministrazione comunale da sola non ce la può fare, la fascia tricolore non ti dà superpoteri, ed è per questo che sono contento di poter contare su una rete di associazioni e soggetti che, a vario titolo e ognuno con le proprie competenze, si mettono a disposizione degli altri e ci aiutano a creare e alimentare quella densità sociale della nostra città, che come tante negli ultimi tempi purtroppo ha vissuto una forte spinta verso l’individualismo. È arrivato il momento di stare insieme, di fare fronte comune, come in quei giorni gelidi, quando ci siamo accorti, io in prima persona, che il mondo della solidarietà è molto più ampio di quanto non si immagini, che ha molti volti e che tanti di questi sono cittadini che quotidianamente e silenziosamente tendono la mano a chi è in difficoltà. Vivere di persona determinate situazioni, incontrare tante persone, guardarle negli occhi, toccare con mano che la dimensione della povertà prende anche chi, fino a qualche mese fa, aveva una vita normale fa paura. I primi giorni dell’anno ho detto che l’amministrazione si sarebbe concentrata su una serie di azioni per il contrasto alla povertà, perché anche grazie a voi, al vostro lavoro silenzioso e quotidiano, a quelle persone con cui ho pranzato il giorno di Capodanno alle piscine comunali e in altre occasioni nei giorni a seguire, ho capito che forse è giusto fermarsi e capire che, l’unico modo per andare avanti, è andarci tutti insieme. Non possiamo parlare di turismo e offerta culturale, non possiamo concentrarci sulle start up, se ci sono centinaia di persone che vivono senza la speranza di un futuro dignitoso, se non possiamo assicurare un luogo dignitoso dove pranzare o trovare del cibo al padre o se siamo in presenza di una madre di famiglia che non riesce a fare la spesa. Per questo stasera ho voluto essere qui con voi, per dire stiamo insieme, uniamo le nostre forze e prendiamoci cura insieme di questa città. Nei prossimi procederemo con al consegna dei primi 32 alloggi popolari, con l’inaugurazione della casa delle bambine e dei bambini, proseguiranno i colloqui dei cantieri di cittadinanza e ci auguriamo di poter mettere a disposizione delle vostre realtà nuovi spazi e risorse per continuare a lavorare insieme”.
“Il mio ringraziamento particolare va alle associazioni, al volontariato e al privato sociale che hanno condiviso con noi un momento difficile e così significativo – conclude l’assessora al Welfare, Francesca Bottalico -. Vedere le donne e gli uomini delle organizzazioni del pubblico e del privato sociale lavorare insieme, dimenticandosi delle proprie vite e andando oltre le proprie forze, è stato molto costruttivo. La città ha sentito tutto il loro calore e la voglia di dedicarsi agli altri senza remore. Questa esperienza ci ha insegnato che questo gruppo non deve più intervenire solo nelle emergenze ma restare un gruppo di lavoro unito e permanente, ognuno per le proprie competenze, a supporto delle fasce più vulnerabili della cittadinanza. Per questo ringrazio tutti per essere stati così preziosi, nella speranza di aver gettato le basi per una collaborazione solida e strutturata”.
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