Bari, piano per l’emergenza freddo: i dati dei principali interventi dal 10 dicembre al 31 gennaio

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Bottalico: “Il piano si è rivelato efficace grazie al coordinamento e all’integrazione tra i diversi servizi”

BARI – L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noti i primi dati relativi agli interventi realizzati nell’ambito del Piano operativo cittadino per l’Emergenza freddo predisposto dall’assessorato comunale al Welfare in collaborazione con i soggetti della rete cittadina per il contrasto alla povertà estrema al fine di fronteggiare le criticità che si presentano nel periodo invernale, con particolare riferimento a persone senza dimora, soggetti fragili e anziani soli.

Ad oggi l’insieme degli interventi e dei servizi predisposti dall’assessorato al Welfare in collaborazione con oltre 60 realtà cittadine per rispondere all’emergenza freddo sul territorio comunale si è dimostrato efficace – ha commentato Francesca Bottalico -. Questo significa che il lavoro di coordinamento svolto negli anni passati per rendere i diversi interventi strutturati e integrati sta dando i suoi frutti, consentendoci di prendere in carico tutte le situazioni di emergenza che richiedono l’attivazione di servizi a bassa soglia anche nei periodi dell’anno oggettivamente più critici per quanti vivono in condizioni di fragilità.

Sull’attuale capacità di rispondere ai bisogni delle persone in povertà estrema e senza dimora ha inciso positivamente l’avvio dell’esperienza delle case di comunità, che oggi contano quasi 400 persone inserite in appartamenti condivisi, dotati di servizi privati e spazi comuni. Il piano, che prevede la possibilità di allestire ulteriori 94 posti letto in caso di necessità, resterà in vigore fino agli inizi di marzo, sempre che le condizioni meteo non ci costringano a prorogarlo“.

Di seguito, in sintesi, i dati relativi ai principali interventi effettuati dal 10 dicembre al 31 gennaio scorsi.

Il servizio garantito dall’Unità di strada comunale “Care for People” è intervenuto 118 volte, 34 delle quali in favore di nuovi utenti e 84 a sostegno di utenti conosciuti. Mentre le mense territoriali della Caritas diocesana di Bari/Bitonto hanno dispensato complessivamente 7086 pasti, il Centro diurno comunale “Area 51” ha erogato complessivamente 10.934 prestazioni: 7.726 pasti (fra pranzo e cena), 1.053 servizi di deposito bagagli e distribuzione indumenti, 485 colloqui di segretariato sociale e orientamento, 399 docce e servizi igienici e 1.271 prestazioni di altro genere.

L’Unità mobile della Croce Rossa Italiana ha effettuato ricognizioni periodiche e serali nei luoghi più frequentati dalle persone senza dimora, come la stazione centrale, corso Italia, vicinanze del teatro Petruzzelli e della Camera di Commercio, piazza Balenzano, extramurale Capruzzi e piazza Cesare Battisti, contattando il P.I.S. nei casi in cui fosse necessario l’inserimento in struttura. Durante il servizio sono stati distribuiti 900 succhi di frutta, 115 litri di caffellatte, 75 litri di tè, 1.800 dolci, 180 prodotti di igiene, 160 indumenti e 60 coperte.

Per quanto riguarda i servizi offerti dagli sportelli di Segretariato sociale, le richieste rivolte agli operatori hanno riguardato in 5 casi un contributo economico straordinario, in 123 casi servizi a bassa soglia di carattere residenziale con 35 inserimenti in emergenza, in 37 casi servizi a bassa soglia di carattere semiresidenziale, in 9 casi interventi di tipo socio-sanitario, in 10 casi prestazioni di tipo socio-assistenziale domiciliare e in 2 casi procedure di affido nei confronti di persone anziane.

Gli operatori del P.I.S. – Pronto Intervento Sociale, il servizio che raccoglie e intercetta 24 ore su 24 le situazioni di bisogno più urgenti sul territorio cittadino, hanno ricevuto 372 segnalazioni, con 62 interventi in loco e 112 interventi in reperibilità; 226 sono state le richieste di accoglienza e 178 gli inserimenti in struttura. Nella stragrande maggioranza dei casi le richieste sono arrivate da persone senza dimora, migranti e anziani soli.

Con riferimento allo stesso periodo di tempo, il Centro di accoglienza don Vito Diana, gestito dalla Caritas, accanto alle 32 persone accolte normalmente, ne ha registrate altre 36 accolte in via straordinaria per fronteggiare l’emergenza freddo, mentre il Centro comunale Andromeda ha accolto complessivamente 75 persone prive di alloggio, di cui 45 italiani e 30 migranti.