Bari, online l’avviso per il programma integrato di servizi in favore di minori e famiglie dell’assessorato al Welfare

65

Lo rende noto l’assessora al Welfare Francesca Bottalico

logo BariBARI – L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che è in pubblicazione sul portale istituzionale del Comune di Bari, a questo link , l’avviso per la realizzazione di un programma integrato cittadino in favore di minori e famiglie. Il bando, dell’importo complessivo di 7.837.600 euro , riguarda 12 servizi differenti suddivisi in altrettanti lotti: la conduzione dei 9 Centri servizi per famiglie dislocati sul territorio, il progetto P.I.P.P.I., il servizio pilota sperimentale di “educativa di strada” e la realizzazione di un coordinamento di animazione territoriale per l’organizzazione di eventi cittadini in determinati periodi dell’anno.

I Centri servizi per famiglie dovranno garantire un sistema di coordinamento con le agenzie sociali, educative e socio-sanitarie pubbliche e private (Municipio, Servizi Socio educativi, Consultorio, Scuole, Parrocchie, Privato Sociale, etc.), per favorire lo sviluppo di percorsi integrati a sostegno del benessere della persona e della famiglia nel suo insieme. Saranno promossi percorsi di cittadinanza attiva, educazione alla legalità, orientamento scolastico, ascolto e di valorizzazione delle differenze, consulenze specialistiche legali e psicologiche, mediazione interculturale e familiare nei casi di conflitti genitoriali, che favoriscano lo sviluppo della coesione sociale e il senso di comunità. Le strutture dovranno prevedere, inoltre, servizi riservati ai minori a rischio e agli adulti in difficoltà. I minori saranno destinatari di interventi mirati a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e il disagio sociale e prevenire la devianza attraverso un continuo lavoro di sensibilizzazione e accompagnamento e interventi personalizzati; agli adulti in difficoltà saranno rivolte attività di promozione di una cultura dell’accoglienza e della solidarietà ed esperienze di attivazione di reti sociali, di mutuo aiuto e percorsi informativi, di sostegno e di formazione sull’identità genitoriale. Il servizio dovrà essere realizzato per almeno 30 ore settimanali, spalmate su almeno 5 giorni a settimana, favorendo l’apertura anche in giornate festive.
Il bando comprende anche il finanziamento di P.I.P.P.I. – Programma di Intervento cittadino Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione, nell’ambito dell’intervento promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
La città di Bari, infatti, partecipa dal 2011 alla sperimentazione dell’intervento, ideato per innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie vulnerabili al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, o al fine di favorire la deistituzionalizzazione tenendo in considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta alle problematiche rilevate.
Nel bando, inoltre, è prevista la realizzazione del progetto pilota di “educativa di strada” , che permetterà la realizzazione di azioni educative “on the road”, con particolare riguardo alle zone ritenute maggiormente a rischio di esclusione sociale e devianza minorile. Si tratta di una novità per il Welfare, finalizzata alla conoscenza, al contatto diretto con i minori più lontani alle istituzioni tradizionali nei luoghi informali, dalle periferie al centro, ritenuti spazi privilegiati per sviluppare relazioni e per agganciare le situazioni più difficili.
Il progetto prevede l’impiego di 30 operatori di strada e di prossimità che fungeranno da mediatori e facilitatori nelle relazioni e avranno il compito di rilevare i problemi, i bisogni e i disagi dei ragazzi attraverso un accompagnamento educativo in un percorso complementare ai servizi socio-assistenziali e sanitari del territorio.
Si tratta di un metodo che potrebbe permettere di entrare più facilmente in contatto con le storie di vita, le fragilità, ricchezze, desideri e competenze latenti tramite strategie di ascolto, dialogo, accoglienza, accompagnamento.
Il nuovo servizio, che interesserà gruppi di pre-adolescenti e adolescenti, italiani e migranti, tra i 10 e i 21 anni, a rischio di devianza e residenti nelle periferie urbane, si pone i seguenti obiettivi:

· attivazione di spazi di ascolto, confronto, scambio e raccolta di storie di vita;

· diffusione di informazioni su comportamenti sessuali a rischio e sull’uso di sostanze stupefacenti in un’ottica di prevenzione;

· accompagnamento e facilitazione verso gli enti preposti per l’elaborazione di un bilancio delle competenze e l’elaborazione di domande di lavoro.

Il progetto prevede l’avvio di tre equipe che lavoreranno in rete con gli istituti scolastici e con il coinvolgimento dei servizi socio-educativi e socio-sanitari territoriali. Il servizio sarà svolto da tre educatori per equipe nei luoghi di incontro dei gruppi naturali di adolescenti.
Infine, l’assessorato al Welfare ha previsto l’organizzazione di eventi di animazione territoriale in determinati periodi dell’anno al fine di diventare punto di riferimento per la comunità cittadina con il coinvolgimento e la sensibilizzazione su diversi temi e di rendere ogni bambino, ragazzo, adulto e anziano parte attiva e fondamentale della comunità stessa.
Il programma di azioni proposte nell’ambito del nuovo accordo quadro in pubblicazione – commenta Francesca Bottalico – rappresenta uno degli interventi più consistenti proposti in questi ultimi mesi da parte dell’assessorato al welfare. Si tratta di un sistema di azioni integrate che, accanto alla rete dei centri diurni per minori, dei centri ludici per la prima infanzia, dell’educativa domiciliare presso le famiglie e dei servizi residenziali, investirà risorse importanti nell’area della “prevenzione”, della prossimità e dell’accompagnamento socio-educativo di adolescenti e famiglie. In particolar modo, sarà rilevante il programma di educativa di strada che porterà circa 30 educatori “on the road”, specialmente nei quartieri difficili della città, che speriamo possano raggiungere i minori più difficili e a rischio di devianza. È una sfida educativa che vogliamo lanciare, con la consapevolezza che ogni adolescente, anche il più difficile, debba avere un’occasione di riscatto e di cambiamento rispetto un copione di vita spesso scritto già dal contesto di vita territoriale, sociale e familiare”.

Il plico per l’ammissione alla gara dovrà pervenire entro il termine delle ore 12 del prossimo 4 aprile al Comune di Bari – ripartizione Stazione Unica Appaltante, Contratti e Gestione Lavori Pubblici, in via Garruba n. 51.