Bari, la giunta comunale approva le tariffe relative all’imposta comunale sulla pubblicità e ai diritti sulle pubbliche affissioni per l’anno 2020

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D’Adamo: “Prevista riduzione del 20% rispetto al regolamento del 2019”

BARI – Questa mattina la giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Risorse finanziarie Alessandro D’Adamo, ha approvato la delibera con cui si sospende per l’anno 2020 l’entrata in vigore dell’aumento previsto sull’imposta comunale sulla pubblicità (ICP).

In applicazione alla legge n. 145/2018, infatti, i Comuni avevano facoltà di introdurre una maggiorazione tariffaria sino ad un massimo del 50% sulle tariffe dell’imposta predeterminate dalla legge.

Nella fattispecie il Comune di Bari, nel 2019, aveva previsto l’applicazione di tale maggiorazione tariffaria, nel limite del 20% della tariffa base, al fine di mantenere inalterato il gettito d’imposta rispetto agli anni precedenti. Ad oggi, però, la situazione di grave crisi sanitaria ed economica determinatasi negli ultimi mesi a causa della pandemia da Covid-19 e l’incidenza della stessa sul settore della cartellonistica pubblicitaria, ha indotto l’amministrazione comunale a mettere in campo una serie di provvedimenti a sostegno del settore imprenditoriale, commerciale e produttivo nonché di tutti i soggetti passivi dell’imposta di pubblicità per effetto dell’esposizione di insegne ovvero di altri mezzi pubblicitari tesi a reclamizzare le proprie attività, tra cui il differimento di tre mesi dei termini di versamento delle rate ICP individuati dal Regolamento. A questo si aggiunge la delibera approvata in seduta odierna che mantiene inalterate le tariffe dell’imposta e, quindi, di fatto prevede una scontistica del 20%, per l’anno 2020 sull’importo dovuto secondo l’ultimo regolamento sulle tariffe approvato nel 2019.

In queste settimane abbiamo continuato ad ascoltare i titolari delle attività economiche e le associazioni di categoria che ci hanno documentato una situazione di crisi economica fortemente impattante sul territorio cittadino – spiega Alessandro D’Adamo -. Le loro previsioni e la nostra intenzione di mettere in campo sin da subito tutte le azioni possibili volte a sostenere i settori produttivi e commerciali della città ci hanno convinti ad adottare questo ulteriore provvedimento per andare incontro alle esigenze tanto delle imprese concessionarie degli impianti, che stanno vivendo una drastica riduzione della domanda di pubblicità, quanto dei titolari delle attività che hanno bisogno di promuovere il proprio business, fino ai piccoli esercenti commerciali che pagheranno meno i diritti d’imposta sulla propria insegna. In questo modo intendiamo continuare a dare un sostegno concreto alle attività ma speriamo anche di offrire un impulso simbolico alla ripresa di alcune attività che sono fondamentali per l’economia della città“.