Bari, chiusi i termini del bando MAP: pervenuto 78 domande

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Palone: “Una bella iniezione di energia per il mondo della piccola e media impresa”

logo BariBARI – Si sono chiusi in questi giorni i termini del 9° bando MAP, promosso dall’assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Bari per consentire alle piccole imprese cittadine di accedere ad agevolazioni finanziarie per interventi in aree di degrado urbano e sociale.

Ad oggi sono state presentate all’assessorato 78 domande, e in queste ore stanno pervenendo ulteriori richieste tramite raccomandata, opzione quest’ultima garantita dal bando.

La somma messa a disposizione dal Comune di Bari per la misura ammonta complessivamente a 1.151.359,57 euro. Fondi che potranno essere impiegati per investimenti in opere murarie, macchinari, impianti, attrezzature, ampliamenti produttivi, riconversioni e ristrutturazioni produttive con l’obiettivo di sviluppare iniziative economiche e imprenditoriali. Si tratta di contributi economici disponibili per imprese già esistenti e per l’avvio di nuove attività. Le agevolazioni potranno coprire sino al 50% delle spese ammissibili, con un importo massimo concedibile di 80.000 euro: il 50% dell’intera agevolazione sarà a fondo perduto, mentre il restante 50% potrà essere restituito in cinque anni con rate semestrali, a un tasso di interesse fisso dello 0,5% annuo.

Questa è una bella iniezione di energia per il tessuto imprenditoriale e commerciale del nostro territorio – commenta a caldo l’assessora al ramo Carla Palone -. Se le proposte passeranno il vaglio della commissione, nei prossimi mesi potremo avere 78 nuove attività commerciali e imprenditoriali nella nostra città. Dal canto nostro non intendiamo perdere tempo e la settimana prossima nomineremo la commissione tecnica per avviare le procedure di esame delle richieste presentate. Garantire tempi rapidi e certi credo sia la migliore risposta che un’amministrazione possa dare agli imprenditori che con fiducia hanno scelto di avvalersi di questo fondo per avviare o rilevare un’attività che per prima cosa rappresenta un posto di lavoro. 78 attività, con una media di due persone impiegate, possono significare oltre 150 posti di lavoro e questo è per noi un ottimo risultato. Nei prossimi giorni avremo un quadro più chiaro delle attività che hanno richiesto finanziamenti e capiremo anche come queste saranno localizzate sul territorio, tenuto conto che il bando prevede una premialità per chi scelga di avviare un percorso imprenditoriale nelle aree periferiche o con obiettivi di rigenerazione. Da parte nostre cercheremo di offrire tutto il sostegno possibile ai soggetti che hanno fatto domanda dei fondi per accompagnarli nel percorso burocratico e amministrativo che gli permetterà di avviare la propria attività”.