Bari, cerimonia in ricordo di Tommaso Fiore a 50 anni dalla morte

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BARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha deposto insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Altamura, alla presenza dei familiari, una corona di fiori presso il tumulo di Tommaso Fiore nel cimitero monumentale di Bari (Sezione 6 A). L’iniziativa rientra nel fitto programma di manifestazioni organizzate dal Comitato tecnico scientifico “Tommaso Fiore” di cui era presenta la presidente Bianca Tragni, e dal Comitato “Fiore 50” di Altamura, per cui era presente Michele Ventricelli, per celebrare l’intellettuale, scrittore e uomo politico altamurano, strenuo oppositore del fascismo, a 50 anni dalla morte.
“Oggi ricordiamo una delle figure politiche e intellettuali più importanti e significative della nostra terra. Personalità poliedrica di straordinario spessore intellettuale, spirito libero e democratico, Tommaso Fiore è stato un’ispirazione per tutti coloro nella prima metà del secolo scorso hanno lottato per una terra più giusta, in difesa della libertà, per la  democrazia contro il fascismo – ha dichiarato il sindaco Decaro -. Un socialista autentico che, insieme a Gaetano Salvemini, Guido Dorso, ha creduto nella forza della cultura e della libera espressione come strumento per il rinnovamento del nostro Paese e per l’emancipazione del Mezzogiorno d’Italia. Era punto di riferimento per tutti: intellettuali, contadini, persone umili, per i giovani e per tutte quelle persone che qui nel mezzogiorno e per il mezzogiorno hanno scelto di fare politica.
Tommaso Fiore è stato un profondo conoscitore delle questioni meridionaliste e non ha mia lesinato impegno né critiche. Tommaso Fiore è stato un sindaco, un uomo delle istituzioni, un antifascista convinto. Un Altamurano e un pugliese amante di questa terra e del suo popolo che anche grazie ai suoi insegnamenti ha saputo farsi strada e trovare la forza del suo riscatto. Noi oggi ci sentiamo tutti orfani di figure come quella di Tommaso Fiore e di una stagione come in cui la Politica era soprattutto quell’arte nobile per la conquista di diritti per tutti”.