Bari, approvato l’accordo quadro per la manutenzione delle spiagge cittadine

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600mila euro in più per rafforzare i frangiflutti sommersi sul waterfront di San Girolamo

BARI – Su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, la giunta comunale ha approvato ieri il progetto esecutivo del nuovo accordo quadro di durata biennale per i lavori di manutenzione di lidi e spiagge cittadini, per un importo di 1milione 600mila euro.

L’amministrazione, al fine di garantire un adeguato sistema di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle spiagge comunali e delle corrispondenti opere a mare (anche con integrazione e/o adeguamento delle barriere frangiflutti e/o altre opere a mare presenti lungo la costa), intende stipulare con un operatore economico, da individuare tramite apposita procedura, un accordo quadro per la realizzazione di tutti i lavori che si renderanno necessari nell’arco temporale di 24 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, e comunque fino all’esaurimento delle somme disponibili per l’accordo.

Ieri abbiamo approvato in giunta il nuovo accordo quadro biennale – commenta Giuseppe Galasso – necessario per finanziare gli interventi da realizzare sul litorale cittadino nel periodo che va dalla scadenza dell’accordo quadro ancora in essere, nel mese di settembre, al primo semestre del 2022.

Il progetto sarà inserito nel prossimo piano triennale delle opere pubbliche che sottoporremo a breve alla valutazione del Consiglio comunale. Rispetto al passato, si tratta di un progetto migliorativo e di maggior importo (600mila euro in più) con il quale contiamo di risolvere alcune delle criticità riscontrate in precedenza soprattutto sui tratti di costa di recente riqualificazione, primo tra tutti il waterfront di Fesca-San Girolamo dove alcuni tratti circoscritti di litorale risultano erosi in occasione di mareggiate particolarmente violente. I maggiori fondi ci consentiranno di implementare le barriere frangiflutti sommerse, intervento che potremo eseguire senza particolari procedure di impatto ambientale allungando la larghezza della scogliera sotto il pelo dell’acqua con l’obiettivo di rafforzare l’azione di contenimento delle onde smorzando di conseguenza l’energia delle onde in modo da ridurne l’effetto erosivo sulla costa“.