Bari, approvato disciplinare per accesso al servizio Home Maker

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La proposta è dell’assessora Bottalico

logo BariBARI – Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta ha approvato il disciplinare per l’accesso al servizio Home Maker rivolto ai minori e alle loro famiglie. Il servizio prevede un accompagnamento socio-educativo domiciliare per le famiglie residenti nella città di Bari che versano in condizione di fragilità, a sostegno delle funzioni educative genitoriali e familiari, attraverso un progetto individualizzato. È finalizzato a sostenere i diritti dei minori e le responsabilità genitoriali, promuovere e sostenere il benessere di bambini/e, adolescenti e delle loro famiglie, costruire o ricostruire relazioni positive, nella prospettiva di rendere autonomo ciascun soggetto del nucleo familiare e prevenire l’allontanamento del minore dalla propria famiglia.

Con il documento approvato oggi si intende istituire un’unica graduatoria su tutto il territorio comunale utile all’accesso al servizio attraverso l’individuazione di criteri relativi al nucleo familiare e al singolo minore, che riguarderanno tra gli altri la composizione del nucleo familiare, la presenza di minori o di un genitore con patologie, condizione abitativa inadeguata e condizione economica precaria.

Ad ogni caso verrà assegnato un codice identificativo e una scheda di valutazione: la segnalazione avverrà a cura dei servizi socio-educativi territoriali che invieranno gli atti alla ripartizione dei Servizi alla persona al fine di predisporre una graduatoria redatta da una commissione ad hoc con previsione di inserimento a pettine per ogni nuova istanza pervenuta.

Il servizio di assistenza domiciliare educativa rappresenta un intervento fondamentale a grande rilevanza sociale – commenta Francesca Bottalico – pertanto abbiamo ritenuto necessario elaborare di concerto con i Municipi e i servizi socio-educativi un disciplinare di supporto al regolamento per l’accesso ai servizi sociali che consenta a tutti di avere pari ed eque opportunità. Si tratta di uno strumento che, insieme ad altri messi in campo in questi mesi e a quelli in fase di elaborazione, permetterà di costruire un sistema organico di metodologie e strumenti finalizzato a favorire la trasparenza e la qualità dei servizi, a tutelare i cittadini e a valorizzare la buona cooperazione sociale”.