Decaro: “I baresi pagheranno 3,8 milioni di euro di tasse in meno”
Nel dettaglio le delibere approvate riguardano le imposte TASI, IMU e TARI.
La TASI per la prima casa non si paga più. Ogni famiglia risparmierà in media tra i 400 e i 500 euro l’anno. Saranno 90.000 i nuclei familiari che non pagheranno la TASI.
L’IMU è stata ridotta sulla seconda casa, grazie alle nuove agevolazioni. È prevista una riduzione del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso a un parente entro il primo grado e una riduzione del 25%, dell”aliquota, per chi sceglie di affittare immobili con contratti agevolati.
La TARI – tassa sul servizio dei rifiuti – ( IN QUESTO MOMENTO ANCORA IN FASE DI DISCUSSIONE E APPROVAZIONE) deve obbligatoriamente coprire l’intero costo del servizio di raccolta, conferimento e smaltimento dei rifiuti in città. Essendo questa tassa regolamentata da normative nazionali, il Comune può solo definire le agevolazioni e razionalizzare il costo complessivo del servizio senza diminuirne la qualità.
Si sono verificati una serie di fattori esterni che oggi determinano condizioni per cui è necessario adeguare il costo dell’imposta che lo scorso anno si era ridotta e quest’anno subirà un aumento che varia tra il 7, 62% al 13,33 % in base ai componenti del nucleo familiare.
La platea dei contribuenti si è ridotta rispetto al 2013, soprattutto a causa di un calo demografico. La città di Bari ha visto una contrazione di 5.425 utenze domestiche e 1.050 commerciali. Questo comporta che il costo complessivo sia spalmato su meno utenti determinando un aumento per i singoli.
Contemporaneamente si sono chiuse nell’area metropolitana di Bari e nelle province vicine, tutte le discariche previste nel piano regionale dei rifiuti. In queste discariche il prezzo calmierato era stabilito dalla “parte pubblica”. Oggi invece questo non è più possibile e si è costretti a conferire i rifiuti presso discariche private, che applicano prezzi di mercato aumentati da 70 euro a 110 euro a tonnellata.
Nonostante questo, grazie ad un’attenta razionalizzazione del servizio e al comportamento virtuoso dei cittadini che hanno aumentato la raccolta differenziata, siamo riusciti a contenere il costo del servizio, scongiurando quella che poteva essere una vera stangata, e a prevedere diverse agevolazioni ad esenzioni per le fasce più deboli della popolazione con una serie di vantaggi per quartieri e cittadini che differenziano.
Esenzioni e riduzioni TARI
NON pagano la TARI :
* Nuclei familiari con reddito inferiore a 5000 euro
* Nuclei familiari formati da 6 o più persone con reddito inferiore a 25.000 euro
* Nuclei familiari composti da ultra ottantenni con reddito inferiore a 10.000 euro
Inoltre è confermata la riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei familiari residenti nei quartieri virtuosi che superano il 50% di raccolta differenziata.
“Quest’anno i baresi pagheranno 33,8 milioni di euro in meno di tasse comunali – dichiara il sindaco Decaro -, nonostante gli aumenti delle aliquote Tari: questo è un dato di fatto. L agevolazioni previste su tutte le imposte assicurano ancora una volta la nostra attenzione alle fasce più deboli della popolazione perché è giusto che chi ha un reddito basso non paghi nessuna imposta. In questi mesi ci impegneremo a controllare e migliorare il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti in modo che i baresi vedano riconosciuti i loro sacrifici in una città pulita”.
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