Attivazione corsi di formazione per i lavoratori in cassa integrazione: presentata una mozione dal Gruppo della Lega in Consiglio regionale Puglia

46

aree a rischio erosione costiera in puglia

BARI – I consiglieri regionali della Lega Puglia (Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido) presentano una mozione che impegna il Presidente Emiliano e la Giunta Regionale a effettuare una ricognizione del mondo produttivo pugliese e nazionale, con l’obiettivo di individuare i settori con maggiore capacità di crescita nonché a stimare i fabbisogni di personale e le relative esigenze formative. Inoltre, con la mozione si intende impegnare il Presidente Emiliano e la Giunta a finanziare e sostenere corsi di formazione professionale per i lavoratori in cassa integrazione nei settori maggiormente in crisi, in modo da formare il lavoratore per il futuro, arricchirne il curriculum ma, soprattutto, di favorirne la permanenza nel mercato del lavoro.

Numerose aziende, – afferma Davide Bellomo, Capogruppo Lega Puglia – soprattutto quelle rientranti nei settori produttivi particolarmente interessati dalle chiusure disposte a scopo di tutela sanitaria, stanno vivendo una fortissima crisi che ne mette a forte rischio la sopravvivenza con una inevitabile ricaduta sui lavoratori che, quando le misure straordinarie verranno revocate, potrebbero trovarsi a passare dalla cassa integrazione alla disoccupazione a causa della crisi delle aziende. Ci sono, invece, settori produttivi che nelle difficili condizioni della pandemia si sono travati ad avere una crescita che potrebbe consolidarsi in futuro e potrebbero, dunque, necessitare di incrementi anche rilevanti di forza lavoro qualificata per far fronte alle nuove prospettive di mercato. La Regione Puglia, per la sua mission e per la dimensione territoriale, appare il soggetto più idoneo ad esercitare una efficace azione di ricognizione del mercato del lavoro, anche relazionandosi con i rappresentanti delle diverse categorie produttive ed eventualmente avvalendosi della collaborazione di atenei ed istituti di ricerca. Sulla base delle risultanze di tale ricognizione la Regione potrebbe incentivare e sostenere la realizzazione e l’implementazione di percorsi formativi ad hoc volti alla formazione specifica dei lavoratori nei settori risultanti in espansione. Dobbiamo farci trovare pronti e, per farlo, occorre già oggi lavorare intensamente per fare in modo che si riparta davvero e con consapevolezza.”