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Acquaviva delle Fonti, «Giro del mondo in ottanta giorni» con i fratelli Pollice

Sabato 24 maggio, a Palazzo de Mari,  per l’associazione Colafemmina, un viaggio musicale per duo a quattro mani su un pianoforte sulle tracce di Mr. Fogg

ACQUAVIVA DELLE FONTI – Non occorrerà tutto il tempo impiegato da Phileas Fogg e Jean Passepartout nel celebre romanzo di Jules Verne, ma basteranno quattro mani su un pianoforte per compiere in musica il tour del globo.

Un «Giro del mondo in ottanta giorni» che verrà compiuto sulle tracce di Mr. Fogg dai fratelli pianisti Aurelio e Paolo Pollice, di scena sabato 24 maggio (ore 19.30) a Palazzo de Mari di Acquaviva delle Fonti per la stagione dell’associazione Colafemmina diretta da Maurizio Matarrese e sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Acquaviva delle Fonti.

Fratelli Aurelio e Paolo Pollice

Il primo allievo di Sergio Perticaroli a Roma, il secondo di Antonio Ballista a Milano, Aurelio e Paolo Pollice faranno partire il concerto da Londra, «of course». Lo «start» è previsto al suono delle «Variazioni per pianoforte» sull’inno nazionale inglese «God Save the King» realizzate nel 1877 da Charles Léon Hess. Naturalmente, chi vorrà potrà scommettere (ma solo idealmente) sull’impresa che i due musicisti compiranno lungo la rotta seguita da Mr. Fogg, talmente convinto di riuscire nel proprio intento da azzardare (e guadagnare) 20mila sterline contro i compagni del Reform Club.

Una volta partiti dalla capitale inglese, i Pollice Bros toccheranno Parigi con «Le foglie morte» di Joseph Kosma, canzone da sempre saccheggiata dai grandi jazzisti (e non solo). Poi raggiungeranno Suez con la «Fantasia» scritta da Paolo Serrao fondendo i passi più noti dell’«Aida», altro capolavoro di Verdi rappresentato proprio a Suez per l’inaugurazione del canale egiziano nel 1871.

Il passaggio da Calcutta, altra metropoli nella quale fa tappa Mr. Fogg nel romanzo di Verne, verrà compiuto al suono di «Salut d’amour», canzone del compositore inglese Edward Elgar, che fu anche autore di «The Crown of India». Mentre con la rivisitazione dell’aria «Tu che di gel sei cinta!» dalla «Turandot» di Puccini si farà un salto a Hong Kong, prima di raggiungere Yokohama sulle note di Ravel e la sua «Laideronnette, impératrice des pagodes» (Laideronette, imperatrice delle pagode).

Verso gli Stati Uniti

Conclusi gli accenni esotici, i fratelli Pollice navigheranno verso gli Stati Uniti e raggiungeranno San Francisco ai ritmi sincopati di Scott Joplin con «The Entertainer», il suo ragtime più famoso, da suonare (si raccomandava l’autore) «not fast». Dunque, con calma, evitando il classico effetto «oggi le comiche». Dalla West Coast si attraverserà l’America intera per arrivare a New York, la città di George Gershwin, che verrà celebrata con la suadente «The Man I Love». E a quel punto non resterà che imbarcarsi per tornare in Europa, prima a Dublino, con «Isolden Liebestod» dal «Tristano e Isotta», capolavoro di Richard Wagner che ha come sfondo l’Irlanda, e infine festeggiare il ritorno a casa, a Londra, con il trascinante inno rock «We Are the Champions» dei Queen di Freddie Mercury.

Biglietto intero 10 euro (ridotto 5 euro – 1 euro per i possessori della ColafemminaCard). Info 335.1406658 (anche con WhatsApp).

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