Le dichiarazioni del rappresentante di Articolo 1 – Mdp
LECCE – “L’entrata in vigore del nuovo orario dei treni viola il diritto a un servizio di trasporto pubblico efficiente. Le numerose segnalazioni provenienti dai pendolari, che lamentano la soppressione di gran parte delle corse in partenza dalla stazione di Brindisi e dirette a Lecce, con fermate intermedie nelle stazioni di San Pietro Vernotico, Squinzano e Trepuzzi, nella fascia oraria che va dalle 15.44 alle 17.40, danno la misura dei pesantissimi disagi che i pendolari sono quotidianamente costretti a sopportare per rientrare a casa dai luoghi di lavoro e/o studio”.
Così in una nota Ernesto Abaterusso, presidente del gruppo consiliare Articolo 1 – MDP in Regione Puglia, che aggiunge: “Credo che in un’ottica di mobilità sostenibile, tanto dal punto di vista ambientale quanto economico, la scelta assunta da Trenitalia di ridurre all’osso le corse nell’orario di uscita dal luogo di lavoro, sia del tutto incomprensibile perché non solo penalizza i pendolari, aggravandone le condizioni di viaggio e creando disagi e malcontento, ma rende inevitabilmente assai meno appetibile l’utilizzo del trasporto su ferro che dovrebbe essere invece incentivato con ogni mezzo. Sempre e comunque.
Di fronte a una situazione come questa, in cui il diritto alla mobilità viene messo a repentaglio, credo sia doveroso che l’istituzione Regione intervenga a tutela dei cittadini.
È per questo che, contro una scelta incomprensibile come quella assunta da Trenitalia, ho presentato in Consiglio regionale una mozione. Lo scopo è quello di impegnare la Giunta a intervenire presso Trenitalia per far sì che riveda quanto prima un orario assurdo e insensato e ponga in essere tutte le azioni necessarie per garantire la reintroduzione di una corsa nella fascia oraria 15.44 – 17.40 o, in alternativa, l’inserimento di una fermata intermedia a Trepuzzi per il treno regionale proveniente da Molfetta che parte dalla stazione di Brindisi alle ore 15.50.
Ciò servirebbe a tutelare i pendolari che quotidianamente devono affrontare spostamenti per recarsi nei luoghi di lavoro e/o studio e garantire loro un servizio più rispondere alle loro necessità”.