A Equilibri d’Autore di Santeramo si presenta “Un gelato buono da morire”

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locandina presentazione 'un gelato buono da morire'

Appuntamento per il 7 febbraio alla Libreria Equilibri

SANTERAMO IN COLLE (BA) – Sarà presentato il prossimo 7 febbraio presso la Libreria Equilibri (in corso Tripoli, 2) di Santeramo in colle (Ba), il nuovo romanzo di Dino Cassone (Les Flaneurs Edizioni) dal titolo “Un gelato buono da morire”, che vanta la prefazione di Federica Angeli, giornalista di Repubblica. A dialogare con l’autore sarà Francesca Cecca. L’evento è inserito nella rassegna “EquiLibri d’Autore”, curata dalla Libreria Equilibri di Angela Bianchi – Presidio del Libro di Santeramo e Antonello Dileo, in collaborazione con l’Associazione I Presìdi del Libro, promossa dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e patrocinata dal Comune di Santeramo in Colle. Ingresso libero. Inizio ore 18.00

È giallo a Rosicano: don Ciccio Zampana, detto Ficosecco, muore mangiando il suo spumone durante la festa patronale. E siccome Ficosecco era l’usuraio più richiesto e più temuto del paese, al maresciallo Paolo Sapone, suo malgrado, tocca partire alla ricerca del probabile assassino tra una lista infinita di sospettati. Ad aiutarlo è nientemeno che sua moglie Margherita, artista mancata e grande appassionata di polizieschi. Mentre i due si confrontano con un ambiente in apparenza tranquillo ma intrinsecamente torbido e pregno di contraddizioni, il lettore se la ride: per lui il romanzo è un finto giallo, il mistero è svelato fin dal prologo e non gli resta che godersi l’apertura del vaso di Pandora.

Dino Cassone è un giornalista pubblicista. Ha pubblicato vari romanzi: I miei compagni di casa e bestie varie (2008); La radio. Storia di fantasmi e misteri (2013); Delitto nella bottega del droghiere (2016). Con Les Flâneurs Edizioni ha già pubblicato La bugiarda (2016) e il racconto Sorrisi e veleni (2018). Ha inoltre curato il libro Ho fatto 13! Una vincita negata e trentaquattro anni di menzogne del Coni (2015) di Martino Scialpi. É anche autore di testi teatrali.