Prosegue il festival itinerante dedicato al teatro, alla musica e alla danza. Lunedì 25 agosto al Palazzo Baronale di Collepasso in scena “Rosso Rame”
COLLEPASSO (LE) – Lunedì 25 agosto, a Collepasso, al Palazzo Baronale, alle 21 (ingresso con prenotazione e offerta libera) va in scena “Rosso Rame” lo spettacolo di Mary Negro e Gabriele Polimeno della cooperativa Ventinovenove, direttori artistici di “Crita. Festival delle arti” rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza in cui è inserito l’appuntamento. Con loro sul palcoscenico Patrizia Ponzetta, Anna Carla Colì e Silvia Giaffreda.
Lo spettacolo, ispirato all’estro del Premio Nobel Dario Fo e alla sua musa ispiratrice Franca Rame, è composto da tre atti unici che esplorano la femminilità tracciandone i contorni con brillante comicità. Temi scottanti di dinamiche sociali al femminile, vengono affrontati con ironia e leggerezza per una riflessione mai patetica e scontata ma dinamica e partecipata. Un modo inconsueto e certo lontano da quello proposto quotidianamente dai media, per porre l’attenzione su temi quali quello della fecondazione assistita, della violenza praticata sulle donne, dell’aborto. Una puntata speciale di SuperQuark, dove gli animali che verranno osservati e studiati, saranno gli esseri umani nei loro Habita naturali. In scena i testi: “Previsioni meteo stupro” di Franca Rame; “Voce amica” di Dario Fo e Franca Rame; “Il figlio in provetta” di Dario Fo e Franca Rame.
CRITA – FESTIVAL DELLE ARTI
“Piantati in asso” è il tema dell’ottava edizione di “Crita – Festival delle arti”, che fino a metà settembre fa tappa a Galatone, Bagnolo del Salento, Collepasso, Cutrofiano e Maglie. Il tema di quest’anno gioca con la parola “Asso” che dà il nome al fiume che attraversa il territorio salentino toccando tutti i Comuni coinvolti, conosciuto come Canale dell’Asso. Un’edizione dedicata all’acqua generatrice del ciclo di rinascita, abitando il territorio del fiume più lungo del Salento con un programma di spettacoli che promuove i borghi e le comunità delle aree interne.
“Piantati in asso”, in questo caso, porta con sé il senso dell’espressione che indica l’abbandono senza preavviso ma assume anche il significato di radicamento, “è l’orgoglio del legame con la nostra terra del Sud”, spiegano i direttori artistici Mary Negro e Gabriele Polimeno, “con la consapevolezza di aspettare treni che forse tarderanno a passare. L’acqua, inoltre, è un bene primario come del resto siamo convinti che lo siano la cultura e l’arte: tutte possono dissetare l’essere umano”.
La rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative.
Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.
Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove. Partner della manifestazione i Comuni di Collepasso, Cutrofiano, Galatone, Bagnolo del Salento, Maglie e altre realtà private e istituzionali: Zeronovenove, Jata Aps, Arti Puglia, Legacoop Puglia, Distretto Puglia Creativa, Cresco, Assitej e Puglia Culture.
FATA, progetto di Rigenerazione Urbana e Sociale a leva Culturale promosso da Jata Aps e finanziato da Puglia Capitale Sociale 3.0 della Regione Puglia che da circa un anno e mezzo porta avanti numerose attività all’interno della Comunità di Bagnolo: spettacoli dal vivo, presentazioni libri, incontri, proiezioni, laboratori artistici, percorsi di formazione musicale e teatrale.