AgìmusFestival, dal 19 luglio al 13 agosto a Mola di Bari

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Tra Chiostro, Arena Castello e Lungomare una parata di stelle : Igudesman & Joo, Cammariere, Bollani, Stanley Jordan, Gegè Telesforo, Roberta Di Mario in un concerto all’alba e Katia Ricciarelli regista d’opera

MOLA DI BARI – La grande musica internazionale, i fuoriclasse del jazz e del cantautorato, i suoni di confine e la lirica. Dal 19 luglio al 13 agosto, l’edizione 2025 dell’AgìmusFestival di Mola di Bari è una parata di stelle tra il Chiostro di Santa Chiara, l’Arena Castello e il Lungomare Dalmazia.

Il programma, intitolato «Unwritten Notes», perché le note che contano non sono scritte, ma vissute, spazia dagli irresistibili Igudesman & Joo, attesi con il loro tour di addio alle scene, al fenomeno della chitarra Stanley Jordan, dal funambolo del pianoforte Stefano Bollani all’ultimo degli chansonnier Sergio Cammariere, dal campione del «groove» Gegè Telesforo alla compositrice (anche lei pianista) Roberta Di Mario, musicista impegnata in una lotta contro il «gender gap» nell’arte, per arrivare a un’icona del melodramma, Katia Ricciarelli, tutta da scoprire nelle vesti di regista d’opera, nelle quali sta vivendo una nuova vita artistica.

Virtuosismo sonoro e comicità surreale sono gli ingredienti di Igudesman & Joo (sabato 19 luglio, Chiostro di Santa Chiara), stravagante e dissacrante coppia musicale che affascinerà il pubblico con il suo mix di abilità musicale, umorismo, arrangiamenti innovativi e delizioso caos. Aleksey Igudesman e Hyung-Ki suonano rispettivamente il violino e il pianoforte, ma con il loro freestyle sono capaci di frequenti e incredibili scambi e mutazioni. E nello spettacolo «Best of – The Final Nightmare Music», programmato dall’Agìmus in esclusiva regionale, ripercorreranno due decenni di musica e follia trascorsi insieme in giro per il mondo.

Anche Sergio Cammariere (mercoledì 23 luglio, Arena Castello) recupererà dal baule dei ricordi i suoi più grandi successi, da «Tempo perduto» a «Via da questo mare» sino a «Tutto quello che un uomo». E lo farà proponendo i brani del suo album più recente «Una sola giornata», accompagnato dall’affezionato quartetto acustico composto da Daniele Tittarelli al sax soprano, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria, cui si aggiungerà la violoncellista Giovanna Famulari.

Sarà, invece, l’imprevedibilità la chiave di lettura del «piano solo» di Stefano Bollani (martedì 29 luglio, Arena Castello), in arrivo a Mola di Bari per celebrare l’arte dell’improvvisazione con un viaggio tra gli ottantotto tasti che si preannuncia un flusso di coscienza musicale senza tempo, attraverso i generi e i compositori, da Francis Poulenc a Lucio Dalla, da Renato Carosone a Frank Zappa.

A seguire si entrerà nel mondo sonoro di Gegè Telesforo (venerdì 1 agosto, Arena Castello). Il cantante e polistrumentista di origini pugliesi, nonché conduttore radiofonico e televisivo (e molte altre cose ancora), presenterà con la sua scatenata band di giovani talenti il progetto «Big Mama Legacy», tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz groovy fine anni Cinquanta della Blue Note Records.

In esclusiva regionale sarà anche concerto dello statunitense Stanley Jordan (mercoledì 6 agosto, Arena Castello), musicista nella «top ten» dei più grandi chitarristi jazz viventi per aver rivoluzionato la sei corde elettrica, che suona come fosse un pianoforte ma trasforma in uno strumento «altro» attraverso l’utilizzo di una strabiliante tecnica di tapping a due mani.

Il tradizionale concerto all’alba a ingresso libero (domenica 10 agosto, Lungomare Dalmazia), realizzato in collaborazione con «La notte bianca dei giovani», vedrà protagonista la pianista e compositrice Roberta Di Mario in un affascinante performance di grande suggestione sonora, nella quale sarà coadiuvata dall’Agìmus String Trio.

Il gran finale sarà nel segno della lirica con la firma di Katia Ricciarelli, regista del «Rigoletto» di Verdi (mercoledì 13 agosto, Arena Castello) in una produzione nella quale sono coinvolti l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata, il Coro Lirico Opera Festival, il direttore d’orchestra Francesco Zingariello e un cast vocale di grande qualità composto dal baritono Valentino Salvini, chiamato a rendere la triplice dimensione del personaggio del titolo, padre, buffone e uomo deforme, e dal soprano Diana Nur nei panni della figlia Gilda, sedotta nel vortice di una maledizione dal Duca di Mantova, interpretato a sua volta dal tenore Federico Fenotti.

Info 368.568412. Biglietti in vendita su Vivaticket all’indirizzo www.vivaticket.com/it/tour/agimusfestival-2025/3782