A Gallipoli la terza tappa del 1° Roadshow sul Public e-Procurement: esperti e operatori della PA a confronto

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terza tappa roadshow sul public e-procurement - cle

I dettagli

GALLIPOLI (LE) – Il 1°Roadshow sul Public e-Procurement, nato con l’obiettivo di formare e informare gli operatori delle Pubbliche Amministrazioni sulle corrette procedure per realizzare in toto il Public e-Procurement e beneficiarne dei vantaggi derivanti, ha fatto tappa alla Biblioteca Sant’Angelo di Gallipoli (LE).

Nel corso dell’appuntamento, organizzato dalla CLE con il patrocinio del Comune di Gallipoli, è stato approfondito il tema del Public e-Procurement, che rappresenta una leva determinante per la crescita dell’economia, la modernizzazione del paese, una maggiore efficienza dei processi e procedimenti amministrativi ed infine per il controllo e la riduzione della spesa pubblica, in linea con le politiche della Commissione Europea.

Grande spazio è stato dedicato alle novità sulla contrattualistica pubblica contenute nel c.d. decreto “Sblocca Cantieri” (convertito con modificazioni nella L. n° 55/2019), che si propone, tra le altre cose, di accelerare, snellire e semplificare le procedure di affidamento non solo nel settore dei lavori e delle opere pubbliche ma anche dei servizi e delle forniture.

Tra le principali novità ci sono:

una notevole sburocratizzazione delle procedure di affidamento di lavori ed opere, considerando che attualmente il 43% delle opere bloccate in Italia prima dell’apertura dei cantieri, (circa 630 per un totale di 54,4 MLD €), sono ferme per questioni amministrative;
maggiore autonomia operativa ai Comuni non capoluogo, nell’espletamento di procedure di affidamento pari o superiori alle soglie di rilievo comunitario;
possibilità di nominare tutti i membri delle Commissioni giudicatrici, internamente alla Stazione Appaltante, pur nel rispetto di regole di trasparenza e competenza;
ridefinizione delle modalità di negoziazione tra Stazioni Appaltanti e Operatori Economici, in funzione di determinate soglie, prevedendo anche in taluni casi, la possibilità di un “affidamento diretto mediato” (tale perchè, rispetto all’affidamento diretto puro, è preceduto da una fase di acquisizione di preventivi informali di natura non comparativa nè selettiva nè vincolante) per importi al di sopra di € 40.000,00 ed inferiori alle soglie di rilevanza comunitaria;
semplificazione e snellimento degli adempimenti sia da parte delle Stazione Appaltanti che degli Operatori Economici, per l’aggiudicazione definitiva di un appalto o di una concessione a seguito di procedura di affidamento;
maggiore autonomia per le SA di stabilire i criteri di aggiudicazione ( offerta economicamente più vantaggiosa o minor prezzo), pur sempre nel rispetto dei vincoli di legge previsti, con ripristino del tetto massimo dell’offerta economica pari al 30%;
innalzamento della quota del sub-appalto al 40% del valore del contratto, fermo restando le condizioni e le limitazioni di legge previste;
anticipazione del prezzo del contratto pari al 20% per tutti i contratti pubblici, al verificarsi delle condizioni di legge previste;
ripristino del Regolamento Unico del Codice dei Contratti Pubblici, quale unico detentore di tutte le disposizioni attuative ed esecutive, in cui confluiranno tutte le linee guida vincolanti e decreti attuativi, emanati dopo il D. Lgs. 50/2016 sino ad oggi.
“La conversione in legge del c.d. decreto “Sblocca Cantieri” rappresenta il primo passo verso la necessità di una complessiva semplificazione, snellimento e sburocratizzazione del quadro normativo italiano inerente i contratti pubblici – ha spiegato Tiziano Chiumeo, direttore tecnico, manager ICT e specialista in Public e-Procurement della CLE. Questa Legge deve essere vista come un percorso appena iniziato nei confronti di un sistema normativo anormalmente complesso, articolato, vessato da incessanti modifiche ed integrazioni, che genera problematiche di interpretazione, incertezza e che induce facilmente all’errore. L’obiettivo ultimo dovrebbe essere quello della sostituzione della cultura dell’adempimento a fronte della cultura del risultato.”

Sul Public e-Procurement: “Migliora complessivamente le procedure di affidamento di appalti e concessioni e consente, alle PA, di ottenere numerosi vantaggi tra cui una riduzione dei tempi e degli sprechi delle procedure di affidamento” ha sottolineato Chiumeo. L’avvocato amministrativista Nicola Parisi ha parlato, invece, del quadro normativo di riferimento nel quale si inserisce il Public e-Procurement.

All’incontro hanno preso parte il Sindaco di Gallipoli e Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, e il vice sindaco del Comune di Gallipoli Giuseppe Venneri.

Nei prossimi mesi il roadshow toccherà altre città della Puglia.