Xylella, la Uila Puglia al Ministro Lezzi: “Subito interventi di sostegno anche per i braccianti agricoli”

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xylella, la uila puglia al Ministro lezzi

Ecco le dichiarazioni

BARI – “Al centro del dialogo tra istituzioni e componenti sociali dobbiamo sicuramente riportare l’uomo, inteso come lavoratore“. Le conclusioni del Ministro per il Sud, Lezzi, durante l’incontro con i sindacati delle imprese e dei lavoratori agricoli hanno ripreso e valorizzato l’intervento unitario di Fai, Flai e Uila pronunciato da Antonella Rizzo, componente della Segreteria Regionale Uila Puglia.

Ad oggi – ha esordito la Rizzo – quando si parla di Xylella in molti pensano solo ad cimitero di ulivi che ha modificato in maniera indelebile il paesaggio pugliese. La filiera olivicola è stata compromessa e fortemente danneggiata nel settore sia della produzione che della trasformazione. Paesaggio, indotto e generazione di surplus economico: tutte verità che non esauriscono purtroppo i discorsi sugli effetti di questa catastrofica batteriosi. Come Uila Puglia, unitariamente a Fai e Flai abbiamo posto al centro della riflessione l’uomo, le famiglie il cui presente e futuro dipendono dal numero di giornate lavorative. I braccianti sono vittime in duplice maniera: hanno visto ridursi il numero di giornate e non possono usufruire degli ammortizzatori sociali. La filiera olivicola deve pensare a tutte le sue componenti attive e, quindi, sostenere anche ai lavoratori agricoli“.

Il bonus contributivo per i braccianti – ha continuato la Rizzo – copre soltanto il 2019. Ma non basta pensare a come attivare gli ammortizzatori sociali solo per il 2020. Si deve pensare ad azioni strutturali e non più congiunturali, perché non si potrà rigenerare il patrimonio olivicolo in una o due annate. La riflessione sul tema del lavoro agricolo deve essere più ampia e propositiva. Ad oggi chiediamo un cambio di passo su questo fronte“.

Durante l’incontro Antonella Rizzo ha declinato i dati che afferiscono i danni subiti dai lavoratori agricoli nella nostra regione. Da una verifica degli elenchi anagrafici annuali pubblicati dall’INPS emerge in maniera abbastanza evidente come il numero dei braccianti agricoli in Puglia abbia registrato un calo: da 186.349 del 2016 si passa a 180.966 del 2018. In soli due anni, nel settore agricolo, sono stati registrati 5.383 lavoratori in meno, un dato che evidenza con chiarezza i danni che la ‘Xylella’ (in Provincia di Lecce) e le ‘gelate’ di febbraio 2018 (che hanno colpito la Provincia di Bari, Bat e Foggia) hanno causato al lavoro agricolo. I dati, quindi, evidenziano con chiarezza le difficoltà che stanno attraversando i lavoratori agricoli del nostro territorio: nella sola Provincia di Lecce in soli due anni sono stati persi 1000 addetti. A questo si aggiunge anche che il numero medio delle giornate lavorate pro-capite è passato dalle 77,08 del 2016 alle 72,58 del 2018. Appare, quindi, evidente come non solo diminuiscono gli addetti, ma anche che chi faticosamente riesce a rimanere nel settore, vede ridursi il numero delle giornate lavorate“.

Noi riteniamo che sia fondamentale che i provvedimenti assunti si prolunghino nel tempo – afferma il Segretario Generela Uila Piglia, Pietro Buongiorno – la batteriosi ha prodotto effetti catastrofici sulla filiera olivicola nella sua globalità, pertanto bisogna intervenire su tutto il fronte, tutelando le migliaia di famiglie dei braccianti e lavoratori agricoli che hanno visto danneggiate dalla contrazione delle giornate lavorative. Chiediamo al Governo non solo di mantenere i propri impegni – conclude Buongiorno – ma anche di avviare una riflessione seria per l’attivazione di azioni strutturali che intervengano a compensare i danni delle sempre più frequenti emergenze derivanti dalle batteriosi e dalle calamità naturali. Non possiamo essere miopi dinanzi a questi fenomeni i: la contingenza e l’emergenza stanno mutando in normalità. Il comparto deve potersi adattare alle mutate condizioni intervenendo come già si sta facendo su nuove cultivar e sapendo di poter usufruire sia di misure strutturali di tipo compensativo, sia di azioni di investimento. Chiediamo al Governo di essere ricettivo su questo fronte, rendendosi disponibile ad aprire una discussione proficua su modifiche sostanziali alle condizioni di attivazione ed accesso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti del settore agricolo“.

La replica del Ministro Lezzi arriva durante le conclusioni: “Queste persone (i braccianti e lavoratori agricoli, ndr) le ho sulla coscienza. Su questo devo lavorare, affinché si trovino soluzioni normative nell’immediato e non solo”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Sottosegretaria Pesce: “Il lavoratore deve stare al centro della riflessione e del dialogo. Un dialogo che deve vedere la Regione Puglia propositiva. Con il Ministro del Lavoro, Di Maio ho già discusso di andare in deroga alla legge 102. Bisogna lavorare tutti insieme con tempi certi in un’unica visione d’intenti.”