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“Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni” : residenze artistiche tra tradizione e innovazione musicale

 

Dall’8 al 19 luglio 2025, Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio ospitano 13 giovani artisti da tutta Italia per un percorso creativo tra memoria orale e nuove composizioni ispirate alla musica popolare pugliese

VICO DEL GARGANO – Musica, territorio, tradizione e talento si intrecciano in “Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni”, l’iniziativa che trasformerà i suggestivi borghi di Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio in vibranti laboratori creativi. Un’opportunità unica per giovani artisti, chiamati a riscoprire e innovare le radici profonde della tradizione musicale pugliese.
Dopo un’intensa fase di selezione, il progetto, partito a fine aprile con una call pubblica, entra dunque nel vivo con l’avvio delle residenze artistiche. Da tutta Italia e dall’estero, 13 giovani, tra strumentisti, compositori e cantanti, si immergeranno in un percorso intensivo di ricerca, creazione e professionalizzazione, guidati da esperti di alto profilo.

“Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni” è un progetto dell’Associazione Musicale Symphonia Pugliese – realtà culturale attiva a Foggia dal 2020 che promuove grandi eventi multidisciplinari e valorizza giovani talenti pugliesi, creando opportunità performative significative – ed è sostenuto dal Bando SIAE “Per Chi Crea – Professionalizzazione degli artisti creatività under 35”. Inoltre si avvale del supporto di partner istituzionali, come i Comuni di Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio, il Conservatorio “Umberto Giordano” e l’Università degli Studi di Foggia, oltre che di partner privati: InnoData, Clab Studios e l’Associazione Festival dei Monti Dauni.

Dall’8 al 19 luglio, i due borghi si trasformeranno in laboratori a cielo aperto. Gli artisti selezionati potranno partecipare a 96 ore di attività formative, tra ricerca, lezioni e laboratori, con il supporto di una borsa di studio di 600 euro e il rimborso delle spese di viaggio e alloggio. L’iniziativa ha l’obiettivo di scoprire, salvaguardare e custodire le melodie di tradizione popolare di questi territori attraverso una loro rilettura in chiave contemporanea.

La prima fase, a Vico del Gargano dall’8 al 13 luglio, sarà dedicata alla raccolta e allo studio del patrimonio sonoro e culturale locale, grazie anche alla collaborazione con la Confraternita della Madonna del Carmine di Vico del Gargano, le Cantatrici di Ischitella e la professoressa Grazia Galante di San Marco in Lamis, tutte custodi di canti tradizionali, racconti orali e testimonianze del territorio che trasmetteranno ai giovani artisti.
Tra i docenti figurano in particolare Giuseppe Giordano, professore associato di Etnomusicologia all’Università di Roma “Tor Vergata”, e Francesca Scionti, docente di Antropologia culturale all’Università degli Studi di Foggia.

Dal 14 al 19 luglio, la residenza si sposterà a Rocchetta Sant’Antonio per la fase di rielaborazione e composizione. Gli artisti saranno guidati da esperti quali il compositore e arrangiatore garganico Silvano Mastromatteo; Silvia Mei, docente in Discipline dello spettacolo dell’Università di Bari, e Massimo Sigillò, docente di Forme della poesia per musica al Conservatorio di Foggia, che cureranno la parte drammaturgica e la regia dello spettacolo; e il compositore Felice Lionetti.

Il progetto raggiungerà poi il suo momento più significativo con due concerti aperti al pubblico: il primo si terrà il 19 luglio a Rocchetta Sant’Antonio, mentre il secondo avrà luogo il 20 luglio a Vico del Gargano. Saranno occasioni uniche per ascoltare le composizioni originali nate dalle residenze artistiche, che in seguito verranno pubblicate e diffuse da Symphonia Pugliese.

“Siamo estremamente soddisfatti dell’alto livello dei curricula ricevuti e della qualità degli artisti selezionati – afferma Mara De Mutiis, presidente di Symphonia Pugliese -. Le residenze rappresentano il cuore pulsante di questo progetto: un’esperienza trasformativa per i giovani talenti, che potranno esplorare e rivitalizzare il vasto patrimonio musicale pugliese. La sinergia con le confraternite locali e la guida di docenti di grande spessore garantiranno un percorso formativo completo e di eccellenza, contribuendo attivamente all’evoluzione culturale della nostra regione”.

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