“Varichina” candidato ai Nastri d’Argento Doc 2017

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Il docufilm prodotto da Apulia Film Commission nell’ambito del Progetto Memoria

varichina pressBARI – Il docufilm “Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis” di Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo, prodotto da Apulia Film Commission nell’ambito del Progetto Memoria e distribuito da Ismaele Film, è tra i finalisti ai Nastri D’Argento 2017, nella categoria “Docufilm”. I prestigiosi premi, assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, verranno consegnati il 3 marzo alla Casa del Cinema di Roma.
“Varichina” è nelle sale dal 2 febbraio scorso a Bari e all’Apollo 11 di Roma (dove torna in programmazione dal 17 febbraio) e presto approderà in altre sale italiane. A breve, aggiornamenti.
Un’opera ispirata alla vita di Lorenzo De Santis, soprannominato “Varichina”, icona trash tra gli anni ’70 e ’90 a Bari, incarnata dall’attore barese Totò Onnis. Il primo ad urlare la sua diversità in un momento in cui non era facile farlo. Una vita la sua senza privilegi: faceva il posteggiatore abusivo, puliva i bagni pubblici, era stato chaperon di prostitute e prima ancora venditore di candeggina porta a porta, da cui il suo soprannome. Scomparso nei primi anni del 2000, ma ancora molto presente nella mitologia popolare della città, rivive sul grande schermo grazie al volto dell’attore Totò Onnis affiancato da Ketty Volpe e la giovane Federica Torchetti nel ruolo delle vicine di casa.

«Sull’incipit di un articolo goliardico del giornalista Alberto Selvaggi pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno (“Viva Varichina” del 22 giugno 2013), a distanza di anni è sopraggiunta l’infantile curiosità̀ di scoprire, un po’ come per i supereroi, chi si nascondeva dietro l’antieroe Varichina» dicono Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo.
“Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis” è stato in concorso, ricevendo grandi apprezzamenti, al Biografilm Festival di Bologna (2016), ha avuto una menzione speciale al Forence Queer Festival di Firenze (2016) e il Best documentary al Serile Filmului Gay Festival di Cluj (Romania).

Per saperne di più:

Profilo Facebook del film
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