Valentina Grande e Claudio Tuma a Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto

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CORIGLIANO D’OTRANTO (LE) – Proseguono nel week end gli appuntamenti dell’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto. Venerdì 20 e sabato 21 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) la cantante Valentina Grande e il chitarrista Claudio Tuma proporranno invece un Viaggio in due serate tra jazz e musica brasiliana. Nel primo appuntamento i due reinterpreteranno brani di Chick Corea, Rachelle Ferrell, Pat Metheny, Thelonious Monk, Djavan, H.Hancock, Quincy Jones, Baden Powell, Dee Dee Bridge Water ed altri numerosi esponenti del jazz internazionale. Nel secondo affronteranno un percorso che spazia tra bossa nova, latinjazz, funk brasiliano. Saranno interpretati brani di Vinicius De Moraes, Tom Jobim, Gal Costa, Elis Regina, Rosa Passos, Marcos Valle, Milton Nascimento, Arry Borroso, Leny Andrade, Chico Cèsar, Joao Gilberto, Newton Mendoca, Tania Maria, Caetano Veloso e di altri grandi rappresentati della musica brasiliana tradizionale e contemporanea. Valentina Grande ha un curriculum ricchissimo, fatto di formazione accademica ed esperienze su palchi prestigiosi in giro per il mondo. Si è esibita e ha collaborato in vari progetti con l’autore Bungaro, il bassista Cesare Chiodo (Vanoni, Mannoia, Mina), il chitarrista Michele Ascolese (De Andrè), il bassista Massimo Moriconi (Mina). Claudio Tuma, sulla scena musicale italiana già dalla fine degli anni ’70, ha avuto il pregio, sicuramente reciproco, di lavorare al fianco di tanti artisti internazionali (Flaco Biondini, Franco Simone, Giorgia, Dee Dee Bridgewater, Elton John e Rufus Thomas). Molte anche le partecipazioni in campo jazzistico con musicisti come il trombettista Marco Brioschi, il bassista Massimo Moriconi, il sassofonista James Thompson, il percussionista Gilson Silveira ed altri ancora.
Domenica 22 (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) per Le vie del Melograno spazio alle musiche popolari dal mondo del trio Lamorivostri. Tre voci, tre modi di essere artiste nel mondo della musica tradizionale, da quella italiana alle sonorità rom, dalla canzone d’autore alla poesia popolare fino alle composizioni originali. Lavinia Mancusi (voce, violino, chitarra percussioni), Monica Neri (organetto, lira calabrese, ciaramella e percussioni) e Rita Tumminia (organetto, voce e percussioni), con questo lavoro danno voce e musica al repertorio tradizionale, ma allo stesso tempo uniscono la propria esperienza artistica dando vita ad un viaggio musicale intenso ed originale dove la creatività prende forme ed espressioni diverse, dove contaminazione e tradizione camminano insieme unendosi in una nuova ed originale proposta.

Lunedì 23 (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) la rassegna “Le vie del Melograno” si conclude con il concerto dei Taxìdi, esperienza nata dall’incontro di musicisti italo-greci, uniti dalla comune passione per la Grecia, la sua cultura e la sua musica. Il gruppo propone composizioni originali e brani della tradizione musicale ellenica, dai pezzi più conosciuti a canzoni provenienti dalle isole più remote del mar Egeo. Nel repertorio si trovano i celebri Sirtaki, Rebetiko, Hassaposerviko e molte altre forme musicali di carattere festoso e da ballo.

Venerdì 27 e sabato 28 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 8 euro) due serate intense, di musica e racconti dalla terra del Sud, in compagnia dei Ghetonìa, uno dei gruppi più importanti e longevi della musica popolare salentina. Il gruppo ha come storico animatore Roberto Licci (voce e chitarra acustica), che già dal lontano 1972 si interessava di canto e musica popolare di Terra d’Otranto e della Grecìa Salentina. Da sempre il gruppo si è dedicato in maniera specifica allo studio della canzone grika, ricreandola e arricchendola, contribuendo così a dare visibilità a questa lingua attraverso la musica. I Ghetonìa, che hanno prodotto e pubblicato una ricca discografia, non si sono limitati ad interpretare i canti della tradizione, ma ne hanno composti di nuovi, utilizzando poesie popolari in griko e testi poetici colti, soprattutto di Vito Domenico Palumbo. Hanno partecipato a numerosissime manifestazioni in Italia, Iraq, Cuba, Isole di Cabo Verde, Francia, Madeira, Spagna, Romania, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera, Portogallo e soprattutto Grecia con più di 150 concerti, conquistando sempre apprezzamenti e un notevole successo.

Domenica 29 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) , infine, ultimo appuntamento di agosto con Redi Hasa che, affiancato da Rocco Nigro (fisarmonica), Marco Schiavone (violoncello) e Christian Musio (violino), presenterà i brani di The Stolen Cello, primo album solista del violoncellista albanese, uscito per Decca Records. Dai Balcani alle terre della Tarantola a Robert Plant e Ludovico Einaudi: in un violoncello rubato Redi Hasa ha messo tutta la sua vita. Maestro e mago dello stile cantabile, racconta il mondo invisibile attraverso un suono maestosamente umano. Dopo aver lavorato per molti anni nell’ensemble di Ludovico Einaudi e, non ultimo, per il progetto “Seven Days Walking” (2019), Redi Hasa esordisce da solista con un album ispirato alla sua storia di ragazzo, coinvolto nel conflitto albanese nei primi anni ’90, fuggito in Italia per cambiare vita con la cosa più preziosa che possedeva: un violoncello.